Assalto a colpi di mattone al picchetto degli operai, ancora caos alla Texprint

Attacco al presidio fuori dalla stamperia cinese da mesi alla ribalta delle cronache

Un momento dell'aggressione

Un momento dell'aggressione

Prato, 16 giugno 2021 - Il sindacato SiCobas denuncia che a Prato nel pomeriggio un gruppo di cinesi ha assalito gli operai impegnati nel picchetto di protesta che si trova di fronte alla stamperia tessile Texprint dove manifestano da circa quattro mesi. Sono operai pakistani licenziati dalla ditta, che è a proprietà cinese, dopo aver denunciato una situazione di sfruttamento in fabbrica.

Gli aggressori, spiega Luca Toscano coordinatore di SiCobas, "hanno smantellato il picchetto, malmenato tre degli operai pakistani che presidiavano la zona in quel momento". Uno di loro, appartenenti al sindacato Sì Cobas, ha videoripreso alcuni momenti dell'attacco. "Si tratta di un'aggressione squadrista a lavoratori in sciopero", denuncia Sì Cobas. Il sindacato inoltre informa che "per tre operai feriti è stato necessario l'intervento di ambulanze". Altri due sono stati curati dal 118 sul posto.

"L'aggressione - afferma sempre Luca Toscano coordinatore provinciale del sindacato - è stata improvvisa ed è stato letteralmente distrutto il presidio e sono stati rubati striscioni e altri oggetti". Per il sindacalista sarebbe stato riconosciuto tra gli aggressori uno dei responsabili dell'azienda.

Completamente diversa la lettura dei fatti data dall'azienda, che parla di "ennesimo episodio di violenza da parte dei manifestanti che da sei mesi tengono in ostaggio l’azienda". La Texprint chiederà alla Procura della Repubblica e alla Questura un intervento immediato per rimuovere il picchetto illecito che paralizza l’attività dell’azienda e impedisce ai 65 lavoratori della società di continuare a lavorare".