
Polizia (foto di repertorio)
Roma, 30 gennaio 2022 - L'arresto è scattato non appena ha messo piede su suolo italiano, oggi all'aeroporto di Fiumicino: la polizia e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia hanno arrestato Roberto Vivaldi, classe 1952, spezzino, condannato con sentenza definitiva a 20 anni e 10 mesi di reclusione dal Tribunale di Prato per reati associativi e contro il patrimonio – tra i quali, bancarotta fraudolenta, ricettazione, riciclaggio, falsità materiale e insolvenza fraudolenta.
Vivaldi era latitante dal 1997 e si era trasferito in Venezuela da 22 anni, vivendo sotto falso nome, creandosi una vera e propria nuova vita. Infatti, aveva persino avviato una attività commerciale di vendita di articoli musicali e di vinili a Isla Margarita, dove aveva casa, vendendo anche sul web. Nell’ambito del progetto “Wanted” della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, progetto finalizzato alla ricerca e cattura di latitanti internazionali, gli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Prato sono riusciti a localizzare il latitante, che era stato arrestato il 6 marzo dalle autorità venezuelane. Oggi il rientro in Italia da Caracas.
Le indagini erano partite nel 2019. Attraverso l’analisi del web e del profili social gli investigatori dello Sco e della Squadra Mobile di Prato sono riusciti a risalire alla nuova identità del latitante. La trappola finale è stata l'acquisto di vinili online dal negozio di Vivaldi: arrivati a Roma, sono stati analizzati e le impronte digitali hanno cinfermato che si trattava proprio del ricercato. Un agente sotto copertura ha poi preso confidenza con l’uomo, fissando un appuntamento con il pretesto una fittizia emigrazione a Isla Margarita per avviare una attività turistica. L’incontro infatti era stato proposto con la scusa di effettuare un sopralluogo in uno stabile da adibire a ristorante. All’appuntamento, tuttavia, si sono presentati gli investigatori venezuelani che hanno arrestato Vivaldi.
Con lo stesso volo è rientrato oggi in Italia dal Venezuela anche Flavio Febi, 32enne romano, arrestato dagli agenti dell’Interpol venezuelana nel marzo scorso sempre a Isla Margarita perché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel 2017 dal gip G.I.Pdi Torino per traffico internazionale di stupefacenti. Aveva allestito un canale di approvvigionamento della cocaina per un gruppo criminale con base nel capoluogo piemontese, facendola trasportare da Caracas all’interno di bottiglie di rum importate dal Venezuela.