L’arte per tutti. Quattro musei con un biglietto

Ecco la "Prato card": consente di entrare a prezzi agevolati nelle strutture più importanti.

L’arte per tutti. Quattro musei con un biglietto

L’arte per tutti. Quattro musei con un biglietto

Si può camminare fra i rilievi del pulpito donatelliano, fra le pale di Filippo e Filippino Lippi, fra i tessuti e abiti che raccontano la storia del distretto, fra i linguaggi dell’arte contemporanea. Una sola tessera, quattro musei dove entrare anche più volte nel corso dell’anno: la Prato Card, un biglietto unico a prezzo agevolato per entrare sempre a Palazzo Pretorio, Museo del Tessuto, Musei Diocesani e Pecci. Un pass museale c’era già ma limitato a tre giorni e solo per turisti: la Prato Card, il biglietto unico a prezzo agevolato che consente la visita tutto l’anno ai principali musei cittadini, è anche uno strumento per avvicinare ed ‘educare’ alla bellezza i propri cittadini. Una città dove nel 2023 la percentuale più alta delle presenze dall’estero si è concentrata nei Musei Diocesani (quasi il 32%) e, a seguire, al Museo del Tessuto (25%). La componente più grossa di turisti italiani ha scelto il Museo del Tessuto (51%) e, a seguire il Pecci (49%) mentre il turismo di casa nostra fa rima soprattutto con Palazzo Pretorio che nel 2023 è stato visitato circa dal 47% quasi a pari risultato con i Musei Diocesani. È proprio pensando a un approccio diverso di vivere e far vivere l’arte che si pone il nuovo strumento disponibile già a partire da oggi.

L’offerta si articola su due diverse proposte: da una parte la Prato Card 365 al costo di 20 euro che permette l’ingresso nei musei e dà diritto a un ridotto per visitare le mostre temporanee, dall’altra la Prato Card Young (10 euro) per gli under 25 con le stesse opportunità della card principale ma a un prezzo più avvantaggioso. Prende a prestito le parole di Philippe Daverio la campagna di comunicazione curata dalla società Trame Digitali: la Prato Card è pronta a debuttare il primo weekend di Pasqua. "Quello che l’ha fatto il quadro spesso ci ha messo due anni a farlo – diceva il famoso divulgatore d’arte - Cosa mi dà il diritto a me di guardarlo in venticinque secondi?". "Vogliamo arrivare ai giovani under 25, che i musei magari non li hanno mai visitati - dice Rita Iacopino, direttrice del Museo di Palazzo Pretorio - Lavoreremo con scuole, università e categorie economiche su convenzioni e accordi".

Maria Lardara