Sottopasso di via Ciulli. Ormai l’attesa sta per finire. Sarà riaperto entro un mese

Lavori ultimati, adesso mancano il protocollo per la manutenzione ed i collaudi finali. L’obiettivo è riattivare la circolazione in 15-30 giorni. Impianti rifatti, già posato l’asfalto.

Sottopasso di via Ciulli. Ormai l’attesa sta per finire. Sarà riaperto entro un mese

Sottopasso di via Ciulli. Ormai l’attesa sta per finire. Sarà riaperto entro un mese

Metà maggio, al massimo fine mese. Siamo ormai al conto alla rovescia per la riapertura del sottopasso di via Ciulli. Dopo quasi 14 anni di chiusura, l’infrastruttura che collega Narnali con Galciana è pronta per essere riaperta. Lo annuncia lo stesso Comune, indicando che ormai mancano solo gli ultimi dettagli burocratici. A creare attesa nei residenti è stata la riasfaltatura di un tratto di via Ciulli, che ha portato anche allo spostamento di una delle barriere a protezione del sottopasso. Sembrava il segnale di una imminente riapertura, invece manca ancora qualche dettaglio. Nello specifico c’è bisogno della firma della convenzione fra l’amministrazione comunale e Consiag Servizi Comuni per la manutenzione.

Un accordo che deve ottenere anche l’avallo dell’Asl e degli altri organi tecnici competenti in materia. Una stipula che chiederà circa altri quindici giorni di tempo. Una volta arrivati all’accordo, i tecnici potranno procedere con i collaudi, con la prova di funzionamento delle portelle legate alla nuova cassa d’espansione vicina all’ospedale Santo Stefano e a seguire con il deposito degli atti di regolare esecuzione dei lavori. Il termine di quindici giorni per la stipula della convenzione non comprende, evidentemente, eventuali intoppi. Per questo il Comune si tiene di manica larga e parla al massimo di un altro mese d’attesa. Il desiderio è comunque quello di potere arrivare alla riapertura del sottopasso entro fine legislatura.

Nell’ambito dell’accordo per la riapertura del sottopasso, il Comune si è dovuto fare carico della rimozione delle piante infestanti che ormai avevano invaso l’infrastruttura, della riasfaltatura di tutto il tratto carrabile, e della sistemazione di tutta la parte impiantistica, elettrica e idraulica, che ormai da tempo non era più funzionante (nello specifico sono serviti un nuovo impianto di sollevamento acque, l’installazione di un sistema di segnalazione semaforica e rilevazione degli allagamenti e il nuovo gruppo elettrogeno). Di pari passo l’Asl Toscana Centro si è occupata della cassa d’espansione da 18.000 metri cubi per la messa in sicurezza del torrente Vella, il principale pericolo per gli eventuali allagamenti del sottopasso.

Sdb