L’amore per la moglie. Che ora ha preso il suo posto

Le ha passato il testimone lo scorso aprile, quando la malattia lo ha costretto. Era già la sua vice e non c’era nessuno migliore di lei per coprire il suo posto.

In questo gesto di passaggio alla guida della Soc (Struttura organizzativa complessa) di oncologia di Prato, c’è anche la storia di un grande amore, di una comunione totale di vite e di obiettivi.

Angelo Di Leo e Laura Biganzoli sono stati studenti insieme all’Università di medicina, si sono specializzati insieme in oncologia e insieme hanno lavorato all’estero, alla divisione di oncologia medica dell’Istituto Jules Bordet di Bruxelles.

Sono tornati in Italia insieme, scegliendo di stabilirsi a Prato, dove lui aveva vinto il concorso per direttore dell’unità operativa di oncologia. Era il 2003 e l’Asl di Prato era ancora la numero 4, che sarebbe poi stata inglobata dall’odierna Asl Toscana Centro. Hanno sempre lavorato insieme, quotidianamente.

Così quando nel marzo scorso il dottor Angelo Di Leo si è dimesso, la continuazione del suo incarico era già nell’ordine delle cose. La moglie, la dottoressa Biganzoli, ha preso il suo posto. Lei, dirigente medico di oncologia al Santo Stefano, continuerà il suo lavoro e si occuperà dei malati con la stessa abnegazione. L’avvicendamento è avvenuto nel segno della continuità e proseguirà così fino al concorso per un nuovo direttore.

Per Di Leo, dallo scorso aprile, l’Asl aveva istituito una nuova figura, quella di coordinatore per lo sviluppo di programmi per la ricerca clinica, per pianificare trattamenti terapeutici personalizzati ed appropriati per offrire ai pazienti la miglior cura possibile. Il dottor Di Leo era un medico e uno studioso troppo importante per perdere le sue capacità.