Era finito nei guai dopo l’inchiesta sulla truffa degli immobili di lusso in viale Borgovalsugana che aveva travolto, nel lontano 2010, l’Immobiliare Fiorentina. Maurizio Spinelli, ex amministratore unico dell’immobiliare fallita, è stato assolto nei giorni scorsi dal giudice di Prato Elisa Romana dall’accusa di bancarotta fraudolenta documentale. Secondo l’accusa, Spinelli non aveva tenuto correttamente i libri contabili dell’azienda causandone così il dissesto economico. Il giudice ha assolto Spinelli, difeso dagli avvocati Federico Febbo e Costanza Malerba anche se la discussione in aula è stata sostenuta dalla collega Viola Assirelli, per la "tenuità del fatto". Il giudice avrebbe accolto la tesi difensiva secondo cui era vero che i libri contabili non erano stati tenuti in ordine ma che questo non avrebbe causato nessun danno a terzi creditori. Insomma, le scritture contabili erano "disordinate" ma nella condotta di Spinelli non è stato riscontrato "dolo".
Il procedimento era direttamente collegato a un altro ben più noto, quello delle truffe delle case di lusso in ristrutturazione in viale Borgovalsugana. Per quel procedimento sono già arrivate le condanne per tre imputati mentre lo stesso Spinelli venne assolto anche in quel procedimento. Le case, in sostanza, erano state vendute sulla carta prima che la ristrutturazione venisse completata. In diversi persero la caparra. L’Immobiliare Fiorentina venne poi dichiarata fallita qualche anno dopo e Spinelli fu iscritto di nuovo nel registro degli indagati, sempre in qualità di amministratore unico, per la mala tenuta dei libri contabili. Nei giorni scorsi, dopo anni, è arrivata l’assoluzione.
L.N.