La sfida di Poggio e Carmignano: "Valorizziamo insieme il territorio"

Palandri e Prestanti sorridono: "Ora indotto turistico da promuovere". La soddisfazione del centrodestra

La sfida di Poggio e Carmignano: "Valorizziamo insieme il territorio"

La sfida di Poggio e Carmignano: "Valorizziamo insieme il territorio"

PRATO

"Ha vinto il territorio, perché è stato riconosciuto il lavoro fatto con il nostro progetto. Un progetto che rappresenta l’inizio per costruire qualcosa insieme con il Comune di Carmignano. Ho già sentito il sindaco Prestanti e il nostro impegno sarà quello di valorizzare le opere, l’indotto turistico e trovare idee per reperire fondi per il restauro della chiesa". Guarda già alle prossime sfide il sindaco di Poggio a Caiano, Riccardo Palandri, dopo che il progetto di custodia e valorizzazione della Visitazione presentato dal Comune ha convinto Diocesi di Pistoia e Sovrintendenza a scegliere la villa medicea dopo che la Diocesi a dicembre aveva annunciato un accordo con il Comune di Prato per sistemarla a palazzo Pretorio. La pala del Pontormo sarà sistemata nella sala del fregio, adiacente il Salone Leone X, mentre le 7 opere che verranno anche queste tolte dalla chiesa di San Michele a Carmignano, saranno posizionate in Sala della Giostra cioè in sala consiliare. Il Comune di Poggio adesso deve adempiere a numerose formalità burocratiche. "La sala consiliare – aggiunge Palandri – diventerà una sorta di museo e dovremo organizzarci per garantire l’apertura al pubblico, l’ingresso sarà gratuito".

Anche il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti, pensa al futuro: "Ora si apre una nuova fase, quella della collaborazione e della sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la valorizzazione turistica dei territori medicei, all’insegna dell’opera del Pontormo, e quella della raccolta fondi necessaria per il restauro della chiesa di San Michele e San Francesco. Con Palandri ci siamo già sentiti e siamo d’accordo di lavorare assieme. Ribadisco la nostra volontà a farci parte attiva e propositiva affinché la Visitazione, e tutte le altre opere, possano tornare nel nostro territorio nel più breve tempo possibile, a prescindere da quantro servirà per il restauro del complesso". Prestanti non esclude ancora la possibilità di individuare "uno spazio comunale che abbia i requisiti per la conservazione dell’opera e per la sua valorizzazione e fruizione".

Soddisfazione anche da parte di Fratelli d’Italia che, attraverso il coordinatore dei comuni medicei Giovanni Sardi, riconosce il lavoro svolto a tutti i livelli e in particolare quello della deputata Chiara La Porta che si è impegnata fin da subito per trovare una soluzione sul territorio: "In questi mesi abbiamo lavorato ininterrottamente e con ogni mezzo a nostra disposizione per giungere ad una soluzione che tenesse in considerazione la territorialità e l’indotto economico generato dal turismo legato alla presenza dell’opera del Pontormo. Il risultato raggiunto è figlio di un’enorme mobilitazione territoriale che va oltre gli schieramenti politici, ma è da considerarsi un punto di partenza. I Comuni di Poggio e Carmignano dovranno promuovere, oggi più che mai, percorsi turistici comuni e bisogna trovare i fondi per la chiesa di San Michele. Due obiettivi che richiedono un urgentissimo lavoro". Anche Forza Italia, con la deputata Erica Mazzetti e Gabriele Borchi (vicario provinciale di Forza Italia), sottolinea l’ìmportanza di mantenere "un’opera di tale valore e importanza per la storia dell’arte italiana dove è stata collocata" e ringrazia il sindaco Palandri per il lavoro fatto.

Infine il Comune di Prato, che era stato il primo ente a rendersi disponibile per ospitare la Visitazione, al museo di palazzo Pretorio prende atto della decisione: "La legittima scelta della proprietà – dice l’assessore alla cultura Simone Mangani – validata dagli organi di tutela, ha individuato una collocazione alternativa. Ci auguriamo che il ministro Sangiuliano sia presente al trasferimento della Visitazione alla villa Medicea, sarebbe l’occasione anche per visitare Prato ed i suoi musei".

M. Serena Quercioli