ELENA DURANTI
Cronaca

La prima volta del 2 giugno 1946. Il voto delle donne in un podcast

"Teresa e le altre" a cura del Cdse: voci e ricordi nell’ultimo episodio che racconta le elezioni del dopoguerra

Operaie tessili nel lanificio Valbisenzio, ex Peyron, a Vernio negli anni ’50

Operaie tessili nel lanificio Valbisenzio, ex Peyron, a Vernio negli anni ’50

La data del 2 giugno 1946 per l’Italia non è solo quella della scelta della Repubblica al posto della monarchia, è soprattutto la prima volta delle donne alle urne. Contadine e insegnanti, operaie tessili e sindacaliste, partigiane, a tutte quante non si poteva più negare il diritto di votare. La storia di questa conquista e della speranza rinata di pace, diritti e lavoro la raccontano le voci delle donne stesse nell’ultimo episodio, il quinto, del podcast firmato Fondazione Cdse "Teresa e le altre. Storie di donne, incontri e lavoro alle soglie della contemporaneità", distribuito sulle principali piattaforme (Spotify e Spreaker) fra febbraio e marzo 2025.

Le elezioni per l’Assemblea Costituente furono le prime politiche democratiche dopo la Liberazione e le prime, a livello nazionale, a suffragio universale.

Il diritto di voto alle donne e il diritto a poter essere elette, viene sancito dal secondo governo Bonomi, grazie all’accordo tra De Gasperi e Togliatti, leader dei partiti di massa DC e PCI, e in realtà alle amministrative della primavera 1946 spuntano le prime donne sindaco, spesso candidate in piccoli comuni e in rappresentanza della famiglia, in quanto mogli o figlie di antifascisti di rilievo o notabili della zona. Nell’assemblea costituente poi saranno 21 le donne su 556 eletti. In Toscana, nel collegio di Firenze e Pistoia, dove rientravano anche Prato e le sue campagne, l’affluenza fu eccezionale, oltre il 90%.

Per la Repubblica si espresse quasi il 72% dei votanti. Sul filo delle voci di allora che comunicano ancora, dopo decenni, la gioia e la speranza di quei giorni, il podcast dipana una storia fatta di donne toscane di varia estrazione sociale e diverso grado di politicizzazione.

Gli anni seguenti non furono però facili, nonostante la fine della guerra e la nascita della democrazia, e quelle voci raccontano anche di miseria e sfruttamento, soprattutto per le donne, sia nelle campagne, sia nelle fabbriche delle città.

Autrici e voci narranti del podcast sono Alessia Cecconi e Luisa Ciardi, ricercatrici storiche della Fondazione CDSE, mentre la regia e il montaggio sono di Lorenzo Tempestini e le letture di Giulia Aiazzi. Registrato nell’autunno del 2024 il podcast si avvale della collaborazione di Simonetta Soldani, tra le massime esperte di storia di genere dell’età contemporanea, e dedica ogni episodio ai vari tipi di lavori femminili collegati a un periodo storico, tracciando il cammino di emancipazione femminile, dall’inizio del 1900 fino alle sfide di oggi, attraverso piccole grandi vite straordinarie.

E.D.