La popolazione? Invecchia ancora

La provincia di Prato rischia una carenza di giovani lavoratori nei prossimi anni, secondo un'indagine della Cisl. Entro il 2032 potrebbero mancare 6.300 unità nel settore manifatturiero. La popolazione over 65 aumenterà significativamente, mentre i giovani in età lavorativa potenziale sono solo 28.621.

Se le dichiarazioni dei redditi dei pratesi conquistano il 17esimo posto della top 20 italiana delle città con più

di 120mila contribuenti, le previsioni sull’occupazione giovanile non sono altrettanto rosee. In termini numerici la provincia pratese nei prossimi anni rischia di non avere abbastanza ricambio generazionale. Un dato su tutti: la mancanza di giovani che da qui a dieci anni dovranno portare una boccata d’ossigeno al settore manifatturiero e non solo. A fotografare la situazione demografica è stata recentemente una indagine della Cisl. Da qui a 10 anni

le persone che entreranno potenzialmente nel mercato del lavoro, ovvero quelle che oggi hanno tra gli 8 e 18 anni, sono 28.621. Applicando il tasso di occupazione medio dell’anno 2022, la mancanza potenziale dei lavoratori arriva a 6.300 unità nel 2032. Entro il 2031 la popolazione pratese potrebbe salire di oltre 10 mila unità.

A crescere però saranno in particolare gli over 65 che passeranno dai 53.244 del 2013 ai 69.835 del 2031. Da qui

a 10 anni le persone in età pensionabile, che quindi oggi hanno un’età compresa tra 57 e 67 anni, saranno 37.821. Quelle che entreranno potenzialmente nel mercato del lavoro, ovvero che oggi hanno tra gli 8 e 18 anni, saranno appena 28.621.