MONICA BIANCONI
Cronaca

La Pietà, lusso e nodi. Oasi per 7mila abitanti nonostante il traffico. Cantiere: nuovo volto

I bivacchi notturni dei senzatetto vicino al Santuario di Santa Maria. Il progetto "Ri-Fonderia" per riqualificare l’area dell’ex orfanotrofio. La sala del teatro Magnolfi ospita spettacoli davanti a 90 spettatori.

La chiesa di Santa Maria della Pietà

La chiesa di Santa Maria della Pietà

Situato tra il fiume Bisenzio e le pendici della Calvana, il quartiere de La Pietà, a nord del centro di Prato, è una delle zone residenziali storiche della città.

Con i suoi circa settemila abitanti, il cuore del quartiere è rappresentato dal Santuario della Madonna della Pietà, punto di riferimento non solo religioso ma anche sociale e culturale.

"Le attività del Santuario si concentrano su tre ambiti principali: spiritualità, carità e formazione", spiega don Carlo Geraci, rettore del Santuario. Messe, confessioni e preghiera – in particolare quella mariana – sono il fulcro dell’attività spirituale. Ma l’impegno non si ferma lì: dalla carità quotidiana ai senzatetto (alcuni dormono di notte sotto il loggiato della chiesa, ndr) e al supporto alle missioni, fino alla formazione giovanile, attraverso catechismo, oratorio estivo, campi scuola e accoglienza di gruppi ecclesiali. Nel quartiere sorgono anche le storiche chiese dei Cappuccini e di Sant’Anna in Giolica, quest’ultima officiata in rare occasioni e di proprietà della famiglia Cecconi.

A pochi metri dalla chiesa sorge il teatro Magnolfi Nuovo, un centro culturale nato da un progetto dell’assessorato alla cultura del Comune di Prato in collaborazione con l’Accademia nazionale d’arte drammatica "Silvio d’Amico" di Roma e la Fondazione Teatro Metastasio di Prato, con l’obiettivo di dar vita ad un luogo di ricerca, formazione e produzione nell’ambito musicale, teatrale e delle arti sceniche in genere. L’immobile, dispone di una sala teatro con 90 posti, che è di proprietà del Comune. È concesso in gestione alla Fondazione Teatro Metastasio di Prato e ospita, assieme agli altri tre teatri gestiti dalla Fondazione, la programmazione della stagione teatrale e degli eventi culturali che ad essa sono collegati.

Negli ultimi anni, l’area dell’ex Cantiere, un tempo vista come zona problematica, ha cambiato volto. Completamente rinnovata, è oggi un esempio di urbanistica sostenibile, chiusa al traffico di attraversamento e animata da una vivace realtà associativa: l’"Associazione Ex Cantiere", impegnata nella promozione di eventi e socialità di quartiere.

Ma non mancano le criticità. Una delle principali è lo stato deteriorato della pavimentazione attorno al Santuario e alla Rsa Casa Santa Maria.

"La situazione è diventata pericolosa, soprattutto quando piove – denuncia don Geraci – le lastre di pietra sono sfogliate e si formano pozzanghere che mettono a rischio i pedoni".

L’amministrazione comunale è stata allertata e, in risposta a un’interrogazione della consigliera Pd Matilde Rosati, l’assessore ai lavori pubblici Marco Sapia ha assicurato che sono in corso interventi e valutazioni.

È stato completato il nuovo impianto di illuminazione e si sta considerando un potenziamento della luce pubblica. Per la pavimentazione esiste un progetto preliminare del 2020 che necessita di aggiornamento e copertura finanziaria. I tempi per la sua realizzazione non sono dunque ancora certi.

Altro tema caldo è la viabilità, soprattutto nelle ore di punta.

"La rotonda di via Machiavelli è sottodimensionata – segnalano i residenti nella zona – e in via Borgovalsugana si formano code costanti che si estendono per oltre un chilometro fino al ponte Datini". In un contesto di rinnovamento più ampio, prende intanto forma il progetto "Ri-Fonderia", che interessa l’area dell’ex orfanotrofio Magnolfi e le vie Gobetti e della Fonderia.

Con un investimento da sei milioni di euro – di cui 1,8 milioni già stanziati – l’iniziativa mira alla riqualificazione di un edificio storico, oggi occupato al piano terra dai mezzi della protezione civile e al primo piano da alloggi di edilizia popolare.

"Con la firma della convenzione tra Comune di Prato e Edilizia Pubblica Pratese – spiega la presidente Marzia De Marzi – siamo pronti a passare alla fase di progettazione definitiva. Un passo importante per migliorare la qualità della vita degli abitanti della zona".

Monica Bianconi