
Ci sono attività costrette a chiudere prima, anche per interi pomeriggi, perché si trovano in zone considerate poco sicure e ce ne sono altre, quelle del centro storico, che secondo alcuni residenti del centro storico dovrebbero chiudere a mezzanotte per garantire la covivenza fra movida e famiglie. Non è d’accordo Confcommercio che, alla vigilia della nuova apertura serale del giovedì, ricorda che l’apertura dei locali è un modo per garantire una movida più sicura nel cuore della città.
"Chiedere alle attività di chiudere a mezzanotte – si legge in una nota dell’associazione – significa non tenere conto delle cadenze imposte dal lavoro, con conseguenze nocive per tutta la collettività. L’isolamento favorisce la mancanza di decoro e, peggio ancora, lo sviluppo di pericolose derive. La socialità, sempre gestita nei limiti del rispetto reciproco e sviluppata con ritmi più incalzanti soltanto nel tempo limitato dell’estate, è una risorsa preziosa, non una situazione da avversare". Secondo Confcommercio, in particolare, "un centro storico con attività che lavorano la sera è un luogo vissuto, presidiato e, per questo, anche più sicuro. La storia ci insegna che le porzioni di città che vengono private di esercizi diventano più facilmente teatro di degrado e criminalità".
Il tema non è nuovo, anzi è comune ad ogni estate, ma questa purtroppo ha la particolarità di essere stata caratterizzata, finora, da una lunga scia di violenze e furti che hanno fatto emergere anche la necessità, da parte di alcuni negozi e locali, di chiudere prima per evitare guai. Succede ad esempio in via Strozzi, dove una coppia di anziani è stata aggredita a fine giugno, e succede anche in via Roma, dove domenica scorsa c’è stato un accoltellamento in strada che ha portato ad un arresto per tentato omicidio (è stato accoltellato un ragazzo di 22 anni). In centro la convivenza è sempre complicata, soprattutto nel fine settimana, e ogni anno i residenti chiedono un migliore equilibrio. Sarebbe anche in corso una raccolta firme.
"Le attività – prosegue la nota di Confcommercio – creano per loro natura socialità buona, diventando primo avamposto di sicurezza in una città che oggi come mai ne denuncia il bisogno. La frequentazione del centro, che è il contrario del suo spopolamento, crea una dinamica che va a garanzia dell’incolumità di tutti quanti, residenti compresi".
re.po.