REDAZIONE PRATO

La mappa dei sentieri: ecco la guida del Cai

Quinta edizione con nuovi cammini, altre numerazioni e il "giallo" delle sorgenti del Bisenzio. Cambia il presidente: è Paola Fanfani

Grandi novità in casa Cai, che nel giro di pochi giorni ha presentato la nuova carta dei sentieri e un nuovo presidente, Paola Fanfani. L’ultima uscita pubblica del suo predecessore Enrico Lorenzoni è stata proprio perla presentazione dell’attesissima carta dei sentieri, alla quinta edizione "ufficiale". Una guida attesa da molti per la crescente attenzione verso l’escursionismo che ha accompagnato una nuova sensibilità per la natura e, con la pandemia, il piacere di ritrovare un po’ di serenità all’aria aperta. Ultima uscita, dicevamo, per Lorenzoni, che ha presentato la nuova mappa nella sala consiliare del Comune in compagnia dell’assessore al turismo Gabriele Bosi e di Rossano Rocchi responsabile della sentieristica della sezione pratese da qualche anno (insieme nella foto). La quinta edizione ha in copertina l’immagine vincitrice del contest fotografico, uno scatto firmato Mauro Faldi, e presenta la nuova numerazione a tre cifre, scaturita dal riordino per il censimento nazionale dei sentieri. Quello che era Cai 10, ad esempio, diventa Cai 410, con il 4 che indica il versante settentrionale della rete provinciale. Poche invece le novità per quel che riguarda l’apertura dei nuovi tratti, gestita in modo prudenziale per il rischio di non riuscire a garantirne la manutenzione. "Si è cercato – ha spiegato Rocchi – di mettere in sicurezza tratti che erano condivisi con strade carrabili, cercando alternative". Presenti sulla mappa – che sarà venduta come tradizione vuole nella sede del Cai in via Banchelli e a breve anche online e nelle cartolerie e librerie pratesi – i percorsi di competenza locale del Sentiero Italia, della Via della Lana e della Seta, del Cammino di San Jacopo, della Via Medicea e della Via delle Rocche. E un nuovissimo sentiero, che dalla stazione di Prato collega il camminatore alla rete dei comuni medicei e a quella valbisentina, studiato per una crescente domanda di camminatori che arrivano in città in treno. Una curiosità: sulla nuova mappa del Cai le sorgenti del Bisenzio vengono nuovamente spostate, stavolta più a valle, alla confluenza di quello che viene segnalato come Trogola e del Rio di Castello. La "colpa", a quanto pare, è della Regione, visto che la mappa del Cai si appoggia alla Carta Tecnica Regionale. Le teorie sulle vere sorgenti del Bisenzio (il cui nome rimanda all’origine data dalla confluenza di due corsi d’acqua) sono svariate e a lungo dibattute. Il fondatore del Cai di Prato, Emilio Bertini, le poneva alla confluenza del Trogola con il rio di BacuccioCeppeta. Uno studio del Cdse, realizzato negli ultimi anni del secolo scorso, all’unione fra il rio delle Barbe e del Trogola. Alla nuova presidente della sezione Cai Fanfani, il compito di districare la matassa e togliere la curiosità agli appassionati della materia.

Claudia Iozzelli