La Madonna di Panni. A Prato dopo 130 anni

Due giorni di celebrazioni per festeggiare l’arrivo della statua dal comune pugliese che qui ha una grande comunità. Prima era stata a Roma dal Papa .

La Madonna di Panni. A Prato dopo 130 anni

La Madonna di Panni. A Prato dopo 130 anni

Per la prima volta nella storia la statua della Madonna del Bosco di Panni è arrivata a Prato. Dopo 130 anni, sabato pomeriggio, a seguito di un trasporto speciale su un mezzo attrezzato proveniente dal comune pugliese, la statua è arrivata alla parrocchia di Santa Maria Madre di Dio di Fornacelle. Prima c’è stata l’accoglienza da parte dei fedeli e successivamente si è tenuta la funzione celebrata da don Jarek, parroco di Fornacelle, e da don Mimmo, sacerdote di Panni. Le iniziative per la festa della Madonna del Bosco si sono poi spostate a Villa Rainone a Montemurlo, dove centinaia di pratesi, pannesi, hanno rinnovato l’amicizia fra i due territori.

"E’ stato un piacere potere ospitare una iniziativa così simbolica, che quest’anno ha avuto anche il carattere di unicità storica – spiega l’imprenditore Antonio Rainone, il cui padre è originario di Panni -. Il significato di questa iniziativa è quello di potere tramandare anche alle nuove generazioni, la passione per le proprie origini, il senso di appartenenza ad una comunità, il legame a valori ben precisi e radicati. Personalmente, inoltre, è stato bello potere rivedere e salutare così tante persone che mi hanno accolto a Prato da piccolo, e che mi hanno trasmesso il senso di appartenenza alla nostra città e a Panni".

La statua è poi arrivata alla chiesa di Santa Maria dell’Umiltà di Chiesanuova, dove si è tenuta la celebrazione della messa e un successivo aperitivo col sindaco di Panni, De Cotiis. Nel tardo pomeriggio, dopo il rosario e la messa, c’è stata la processione lungo le strade di Chiesanuova e in serata un ulteriore momento conviviale.

"E’ stata un’edizione speciale – spiega Marco Ciarciello, responsabile del comitato pratese Festa Madonna del Bosco -. In primo luogo perché venivamo dalla benedizione papale del primo maggio a Roma. E poi perché vedere per la prima volta anche a Prato la vera statua della Madonna di Panni è stato un momento particolarmente significativo ed emozionante. Un evento che per i pannesi può senza dubbio essere definito storico. Ringraziamo l’imprenditore Antonio Rainone per l’organizzazione della festa che ci ha consentito di radunarci tutti assieme, e ci auguriamo che questa tradizione annuale possa protrarsi nel tempo sempre con lo stesso entusiasmo e legame verso le nostre origini".