
Francesco Marini, Ctn
"La direttiva europea che andrà a regolare, probabilmente già entro l’anno, il tema della Responsabilità estesa del produttore (Epr) per il tessile è di grande importanza per Prato. Ma è molto rilevante anche il lavoro che sta svolgendo in materia il Ministero dell’ambiente italiano: anche se eventuali scostamenti rispetto alla futura direttiva europea dovranno essere armonizzati a quest’ultima, è positivo che l’Italia tracci fin d’ora un proprio percorso". A sostenerlo è Francesco Marini, presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord. Un tema che sta particolarmente a cuore al settore tessile, ambito predominante della manifattura locale. "Siamo il paese che ha più da dire in ambito tessile ed è giusto che siamo attivi su questo punto, sia a livello governativo che associativo, a cominciare dal lavoro che sta svolgendo Confindustria Moda", puntualizza Marini. E rivolge l’attenzione sulla bozza di decreto ministeriale "ora molto concentrata sul tema della raccolta" anche se "presenta dei passi avanti significativi, per i quali ci siamo battuti fortemente, anche su altri aspetti importanti quali il riconoscimento della filiera produttiva come sistema che può far parte dei consorzi finalizzati all’Epr". Per gli industriali "questo è e rimane per noi il nodo cruciale della questione: anche se la qualifica di ‘produttore’ in questo ambito è riservata solo a chi immette i prodotti sul mercato (depositario del marchio o commerciante), in realtà le competenze per il riciclo stanno nella filiera", evidenzia. La materia è piuttosto complessa e Marini cerca di semplificare: "Occorre che le risorse che confluiranno nei consorzi Epr, destinate a migliorare le prestazioni ambientali del tessile, siano finalizzate a sviluppare la sostenibilità nelle fasi più produttive dei semilavorati tessili". Non è un caso, quindi, che Ctn si stia battendo "per avere delle norme che consentano anche alle imprese tessili pratesi di orientare la finalizzazione di quelle risorse". A tal proposito Marini chiude indicando che "anche il futuro hub tessile di Prato potrà esserne beneficiario, in prospettiva".
Sara Bessi