
Sono 620 gli interventi tecnico-urgenti portati a termine dai vigili del fuoco dal 2 novembre a ieri. "Sono state oltre mille le chiamate defferibili che sono state smistate nei giorni successivi all’emergenza – ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Prato, Stefania Fiore – Si tratta di quelle telefonate che non avevano come oggetto la sicurezza o il salvataggio di persone ma segnalazioni, ad esempio di un sottopasso allagato. Abbiamo richiamato tutti nel giro di tre giorni e siamo intervenuti dove c’era da andare. Sul territorio erano schierate 150 unità, fra vigili del fuoco di Prato e da fuori, su due turni". La fase dell’emergenza è finita, ha spiegato Fiore. "Interverremo dove ci sarà richiesto non tanto per la conta dei danni che non spetta a noi, ma per valutare una frana, uno smottamento o il possibile crollo di muri e muretti".
E’ tempo di bilanci al comando di via Paronese che nei giorni terribili dell’alluvione è stato in prima fila a gestire l’emergenza. I numeri sono stati forniti dal comandate Fiore a margine dell’incontro che si è tenuto con il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, arrivato a Prato per una riunione operativa che si è tenuta nella sala crisi del comando dei vigili del fuoco insieme al capo del corpo nazionale Carlo Dall’Oppio, al direttore regionale Marco Frezza e ai comandanti provinciali di Prato, Pistoia e Pisa oltre al prefetto di Prato, Adriana Cogode.
"Siamo venuti ad ascoltare le richieste di supporto da intraprendere in questo delicato momento – ha detto il sottosegretario Prisco – Voglio ringraziare i vigili del fuoco per il loro impegno e abnegazione dimostrati in questo momento". Poi ha aggiunto: "Le misure che il Governo ha messo in campo per far fronte alla fase dell’emergenza sono state pubblicate in gazzetta ufficiale: cinque milioni per i territori alluvionati". Si tratta di quei primi aiuti che il governo ha promesso in seguito all’emergenza a cui dovranno fare seguito i ristori, tanto chiesti dal sindaco Biffoni, visto che si calcolano almeno due miliardi di danni in tutta la Toscana, di cui mezzo miliardo solo nella provincia di Prato.
Prisco ha anche fatto il punto sull’organico dei vigili del fuoco promettendo un aumento, a livello nazionale. "Era già nei piani del governo", ha fatto sapere. "Siamo qui per ringraziare gli uomini e le donne che hanno lavorato instancabilmente – ha aggiunto Dall’Oppio – la riunione di oggi è un confronto tecnico che serve a migliorare il dispositivo di soccorso a fronte di quanto accaduto in questi giorni".
"Fra i territori più colpiti – ha aggiunto il comandate Stefania Fiore – ci sono Figline e Oste, e alcune zone della Valbisenzio. Il reticolo minore ha sofferto, è cresciuto a dismisura facendo quello che ha fatto. Noi siamo intervenuti in base alle situazioni che mettevano a rischio le persone. Poi via via abbiamo affrontato le altre criticità". Fra gli interventi, il comandante ricorda, ad esempio, quello per aiutare due persone dializzate che non avevano elettricità in casa. "Abbiamo gestito la situazione coordinandoci con il gestore dell’energia elettrica – ha concluso – Abbiamo ripulito e prosciugato la centralina come prima cosa in modo da consentire ai tecnici di metterci mano il prima possibile per ridare la corrente alle case di queste persone in difficoltà".
Laura Natoli