La Camerata per Britten. Torna in San Domenico il grande concerto con le voci della città

Il 17 e il 18 aprile l’orchestra, i cori e gli allievi della Verdi diretti da Webb. Eseguiranno la Cantata Saint Nicolas, inno alla gioia del fare musica insieme.

La Camerata per Britten. Torna in San Domenico il grande concerto con le voci della città

La Camerata per Britten. Torna in San Domenico il grande concerto con le voci della città

Torna la Camerata con un doppio concerto mercoledì 17 e giovedì 18 aprile nella chiesa di San Domenico. E’ l’appuntamento ormai tradizionale nella stagione che unisce sullo stesso palco i maestri dell’orchestra, i giovani musicisti della Scuola Verdi (gli archi e le percussioni), i cori della città, ovvero il Coro di voci bianche della Verdi, il Coro città di Prato e il Coro Euphonios. Questa volta, con la direzione di Jonathan Webb e la voce solista del tenore Mark Milhofer sarà eseguita la Cantata Saint Nicolas di Benjamin Britten. "Da molti anni la Camerata ha eletto Benjamin Britten a suo santo protettore – ricorda il direttore artistico Alberto Batisti –. L’esperienza dell’Arca di Noè ha guidato, come una stella polare, le nostre scelte e il nostro modo di interpretare il ruolo centrale di un’Orchestra come luogo d’incontro della Comunità e strumento di partecipazione. The Song of the Ladder, l’Opera commissionata a John Barber per celebrare i venticinque anni di vita della Camerata, è nata dalla lezione di Britten". La Cantata Saint Nicolas, composta nel 1948 dal musicista britannico per l’anniversario di una Scuola, è il suo primo lavoro in cui studenti, musicisti amatoriali e musicisti professionisti sono chiamati a dar vita a un grande affresco musicale animati da un medesimo senso di responsabilità e dalla gioia condivisa di far musica insieme, ciascuno secondo le proprie abilità. La scelta di collocare l’esecuzione di Saint Nicolas nella Chiesa di San Domenico sottolinea il valore comunitario di questa proposta, in uno spirito di continuità con la missione a cui la Camerata è stata fedele fin dal primo giorno e che ha trasformato Prato in un laboratorio della musica inteso come strumento di crescita sociale, accessibile a tutti.

La Cantata si chiude con "God moves in a mysterious way / His wonders to perform", un inno scritto da William Cowper nel 1774 e rivestito da una melodia del 1635. "Dio percorre vie misteriose per compiere i suoi prodigi – conclude Batisti –: uno di questi prodigi si chiamava Benjamin Britten. Ricevendo il Premio Aspen nel 1963, egli pronunciò queste parole: Voglio che la mia musica sia utile alla gente, possa soddisfarla, possa renderne migliore la vita. Questa è la finalità di Saint Nicolas".