Tra pochi giorni si voterà per il Parlamento europeo. Mi viene sempre più in mente uno degli uomini politici più intelligenti che abbia conosciuto: David Sassoli (1956-2022). Lui aveva sentito parlare di me dal suo babbo, Domenico, già direttore del settimanale La Discussione, fondato da Alcide De Gasperi. Nel 1979 ero stato invitato a Mantova per commemorare il ventesimo anniversario della morte del più grande prete italiano del Novecento, don Primo Mazzolari, parroco di Bozzolo. Ci fu una grande manifestazione commemorativa al Palazzo dello Sport di Mantova in onore del prete che papa Giovanni XXIII definì "lo squillo dello Spirito santo nella valle padana".
In quella occasione parlammo, io per i giovani democristiani, e il segretario nazionale della Dc Benigno Zaccagnini. Conobbi in quella circostanza Domenico Sassoli, che parlò di me a suo figlio David. Per interposta persona, così, nacque un rapporto forte, di amicizia e stima politica fra David Sassoli e me, e il comune amico Roberto D’Ippolito, che da giovane aveva militato nella Dc fiorentina e poi aveva conosciuto il giovane Sassoli. Che quand’era presidente del Parlamento europeo, aveva una diplomazia tutta sua, fondata non sui partiti né sulle istituzioni. Poco tempo prima di morire, venne a Firenze per una conferenza sull’Europa alla Facoltà teologica in piazza Tasso. Mi telefonò da Bruxelles per chiedermi di organizzare un incontro fra lui e il cardinale Giuseppe Betori. Lo chiese a me che non avevo nessun incarico. Mi disse: .
Si muoveva cioè in modo speciale, senza formalità, e senza domandarsi quale fosse la mia precisa posizione politica. Cosa rarissima nella politica di oggi. Dopo l’incontro con il cardinale Betori, mi disse solo: "Ho fatto bene ad incontrarlo, è un uomo intelligente". Si erano parlati a quattr’occhi dopo che tutti ci avevano visto arrivare nei locali della Facoltà teologica. Non nascondeva nulla, né con chi si accompagnava, pur essendo poi riservatissimo. Uno stile raro tra i politici oggi. Sassoli è stato il più grande e informale presidente del Parlamento europeo. Ci vorrebbe oggi uno come lui.