
La burocrazia impedisce la dispersione delle ceneri "Dopo due settimane nessuna risposta da Firenze"
Non trovano ancora pace le ceneri dell’anziano morto il 15 marzo e in attesa del nullaosta per essere disperse al cimitero di Firenze. "Nel caso di volontà espressa dal defunto che le proprie ceneri siano disperse in un altro comune rispetto a quello dove si è verificata la morte, la normativa prevede che il comune che ha stilato l’atto di morte - ossia Prato - e che deve provvedere quindi al rilascio dell’autorizzazione alla dispersione in altro territorio rispetto a quello di propria competenza, debba preliminarmente acquisire un nulla osta rilasciato dal Comune di Firenze dove dovrà essere effettuata la dispersione", precisano dagli uffici comunali di Prato. "Il nulla osta è stato regolarmente richiesto al Comune di destinazione delle ceneri mediante Pec inviata il 21 marzo e ad oggi non risulta ancora pervenuto alcuna risposta al Comune di Prato. La burocrazia in generale, e in determinate situazioni più in particolare, pare ancora più incomprensibile, ma purtroppo la legge stabilisce delle procedure che debbono essere rispettate, come ha fatto il Comune di Prato che quindi non ha alcuna responsabilità nel caso specifico". Responsabilità a parte, lo stato delle cose è che da oltre 20 giorni le ceneri di un defunto sono in attesa per avere degna sepoltura