REDAZIONE PRATO

"La buona sanità. Grazie al reparto di Ostetricia e Ginecologia"

"La notizia della nascita di un figlio spinge subito qualunque persona a cercare di organizzare il momento del parto nel...

"La buona sanità. Grazie al reparto di Ostetricia e Ginecologia"

"La notizia della nascita di un figlio spinge subito qualunque persona a cercare di organizzare il momento del parto nel modo migliore. D’altronde è uno degli attimi più belli della vita e si vuole assicurare serenità, sicurezza e professionalità alla propria famiglia. Può capitare che il pensiero porti qualcuno a immaginare d’affidarsi a cliniche private, anche perché a cadenza settimanale sugli ospedali pubblici si leggono o ascoltano polemiche, racconti di disservizi, e lunghi tempi d’attesa. La nostra esperienza, come famiglia, con la sanità pubblica è stata invece perfetta. In sala parto abbiamo ricevuto un trattamento straordinario, impeccabile, di altissima qualità. Una conferma ulteriore dell’eccellenza dei professionisti della nostra sanità pubblica". Inizia così la lettera di un imprenditore pratese, neo papà, Antonio Rainone, scritta alla direzione dell’ospedale Santo Stefano e al reparto di Ostetricia e Ginecologia. Un testo scaturito dal desiderio di dire grazie a ogni singolo professionista che nei giorni del pre e post parto sia lui che la moglie hanno incontrato. Ma anche come gesto di riconoscenza per coloro che ogni giorno assicurano al territorio elevati standard di qualità professionale ma che al contempo a cadenza regolare devono fare i conti con i riflettori delle polemiche che si accendono intorno all’ospedale Santo Stefano e al pronto soccorso.

"Sono contento in modo straordinario per quello che ho visto – prosegue Rainone -. Abbiamo trovato attenzione, professionalità, disponibilità ad aiutare di fronte a ogni preoccupazione. Scrivo questa lettera perché è sempre importante ricordare quanto sia fondamentale il lavoro del personale medico, infermieristico e degli oss. Un lavoro prezioso, che mettono a disposizione di tutta quanta la nostra comunità. E per questo vogliamo dirvi pubblicamente: grazie".