REDAZIONE PRATO

Italia Viva all’attacco "Questo piano va corretto"

Durissimo il M5S: "Certi interessi più forti della difesa del bene comune" .

Italia Viva all’attacco "Questo piano va corretto"

Oltre le proteste sui tempi scelti per arrivare all’adozione del nuovo piano strutturale, le contestazioni entrano anche nel merito delle scelte urbanistiche della giunta Biffoni. Il fronte più critico è quello di Italia Viva, con i coordinatori Cecchi e Scopelliti Versace a bocciare più volte le decisioni di Barberis & C. Una presa di posizione non condivisa però dall’assessore in quota Italia Viva Giacomo Sbolgi che invece ha approvato il piano strutturale. Uno degli ultimi appelli lanciati da Italia Viva al Comune, dopo un duro botta e risposta con l’assessore Barberis, è stato quello di modificare tre punti del piano strutturale. "Chiediamo di cambiare l’elenco delle 11 aree che la proposta di piano strutturale andrà ad inserire nel sistema urbano, cioè quei terreni che da agricoli diventano edificabili – hanno scritto i leader di Italia Viva -, sostituendole con aree pubbliche. Poi chiediamo di effettuare una obiettiva rivalutazione degli edifici sui quali inserire i vincoli di archeologia industriale e di produttivo tipologico. Infine di definire le norme che andranno a disciplinare i cosiddetti ‘piani industriali’, così come di apportare modifiche alle aree di trasformazione riguardo l’attuazione degli interventi, il tutto in sede di piano operativo". "Le nostre richieste e le nostre preoccupazioni – hanno aggiunto Cecchi e Scopelliti : derivano dal desiderio di garantire che il piano strutturale rifletta veramente gli interessi dei cittadini di Prato. Non siamo qui per dare approvazioni acritiche, ma per fare un esame attento e dettagliato". L’altro fronte critico è quello del Movimento 5 Stelle, che ha contestato la scelta di consumare nuovo suolo agricolo in città. "Siamo nel mezzo di una crisi climatica che impone scelte non più rimandabili sul versante della difesa dell’ambiente – hanno detto i consiglieri La Vita e Maiorielo –, e quello che ci viene proposto dal Pd, ancora una volta, sono nuove costruzioni private con la scusa dello sviluppo economico. La nostra città è colma di fondi residenziali, commerciali e industriali sfitti e in stato di abbandono: perché non vengono studiate politiche volte a incentivare il loro recupero, invece di costruire ancora?". I grillini ricordano che Prato è delle province con il più alto tasso di consumo di suolo: "Nemmeno davanti a questi dati, il Pd si ferma. A Prato certi interessi privati sono più forti di quelli della comunità e della difesa dei beni pubblici", è la loro conclusione.