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Irene Grandi torna al blues "Musica che mi emoziona"

La cantautrice fiorentina sarà stasera in San Domenico con una scaletta di canzoni che spaziano fra gli anni ’60 e ’90. Oltre ai suoi brani più celebri

Irene Grandi in blues: chiostro di San Domenico, stasera alle 21. E il genere "blues" è soltanto uno dei mille volti della cantautrice fiorentina, spesso definita rockstar e degna erede di leggende come Gianna Nannini o Loredana Bertè. Per la Grandi il tour in blues dell’estate 2022 rappresenta un ritorno alle origini. "Da sempre il blues mi risuona dentro", ricorda Irene. "Mi emoziona. E negli anni della mia formazione ha avuto grande impatto sul mio mondo musicale e la mia voce" aggiunge. "In questo momento che ci ha tenuti lontani gli uni dagli altri, ho smesso di cercare qualcosa di nuovo e mi sono immersa in qualcosa che conoscevo ma che da molto tempo non praticavo più. Ho voluto ricordare da dove vengo sperando di ritrovare anche io un maggior radicamento e una nuova forza di reagire a questo periodo nero…con il blu del blues". Dunque il blues sarà il vero filo conduttore della scaletta del concerto, una scaletta di canzoni internazionali e italiane che spazieranno dagli anni Sessanta agli anni Novanta. E poi, ovviamente, qualche brano della carriera di Irene che l’ha resa una autentica star della musica leggera italiana con alle spalle un percorso trentennale. I suoi inizi in band di sole donne nei primi anni Novanta a Firenze. Una gavetta nei locali e nei pub più "in", spesso in compagnia dell’amica Simona Bencini che sarebbe diventata la cantante leader dei Dirotta su Cuba. (Una curiosità; nel brano "Brutta" di Alessandro Canino a Sanremo 1992, Irene Grandi è una corista). Il primo timido successo arriva con i brani "Un motivo maledetto" e "Fuori". In molti si accorgono che questa giovane e scatenata ragazza fiorentina ha talento da vendere, soprattutto sul palco nelle esibizioni live. La sua vera consacrazione avverrà qualche anno più tardi con il secondo posto a Sanremo nel 2000 con "La tua ragazza sempre" scritto su misura per lei nientemeno che Vasco Rossi. Ci saranno altri tre festival di Sanremo, uno insieme a Marco Cocci nel 2010 per "La cometa d Halley". Ma Irene Grandi è uno spirito libero e coraggioso, tanto da cambiare pelle spesso trasformandosi in conduttrice per una edizione del Festivalbar 2004 e addirittura in attrice scelta dal regista e sceneggiatore pratese, Giovanni Veronesi per il film "Il barbiere di Rio". Tante le collaborazioni con i big della musica; da Bobo Rondelli a Stefano Bollani passando per "Amiche in arena". Ma venerdì Irene mostrerà il suo vero lato Blues. Biglietti ancora disponibili su Ticketone oppure disponibili alla cassa del chiostro.

Federico Berti