In attesa del tampone ormai da una settimana. La segnalazione arriva da un’insegnate dell’istituto comprensivo Pier Cironi che denuncia la lentezza dei tamponi. "Domenica 4 ottobre ho iniziato a sentirmi poco bene. Lunedì ho chiamato il mio medico di base che mi ha prescritto tre giorni
a riposo, passati i quali, se la sintomatologia persisteva, avrebbe comunicato alla Asl la mia condizione per fare richiesta di tampone", spiega Simona Ciampolini. "Visto che i sintomi continuavano, mercoledì 7 ottobre il mio medico ha inoltrato la richiesta di tampone, ma nessuno mi ha contattata per quattro giorni. Lunedì il dottore di base ha fatto una nuova richiesta per uk tampone: il risultato è che dopo una settimana ancora non sono stata contatta dall’Asl
per eseguire il test". L’insegnante ha provato
a contattare lei stessa l’azienda sanitaria, ma inutilamente. "Comprendo il caos ma, considerando che sono un’insegnante e che sono in contatto con venti bambini, docenti e colleghi Ata, nell’ipotesi che io abbia il Covid c’è la reale possibilità che
a quest’ora tutta la scuola dove lavoro possa essere diventata una zona rossa. Sarebbe opportuno che docenti e studenti avessero vie privilegiate per l’accesso ai tamponi".