Sono stati assolti con la formula " perché il fatto non sussiste" i due proprietari di un immobile di via Goito, a Prato, dove nel giugno 2020 ha perso la vita un operaio edile a seguito di un gravissimo infortunio. L’uomo, un 56enne di origine albanese, era morto cadendo dal tetto di una officina in cui stava eseguendo dei lavori sul tetto, facendo un volo di circa sei metri. Il gup Malerba ha emesso ieri la sentenza: assoluzione per i due imputati proprietari dell’immobile e committenti, difesi dall’avvocato Luca Brachi, all’esito del giudizio abbreviato condizionato all’esame delle parti. Nel processo era imputato (tutti per omicidio colposo in concorso) anche il datore di lavoro dell’operaio morto nel tragico incidente: l’uomo (difeso dall’avvocato terranova) ha già patteggiato. Le parti civili costituite (i parenti del deceduto) sono rappresentate e difese dagli avvocati Febbo e Malerba che faranno impugnazione su quest’ultima sentenza. La procura era rappresentata dalla dottoressa Laplaca.
CronacaInfortunio mortale, assolti i committenti
Infortunio mortale, assolti i committenti
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