Incendi triplicati e pochi volontari. Gli angeli del bosco sono in affanno

Sono giorni di superlavoro per i soci della Vab: tutta colpa del caldo record e della siccità estrema

Incendi boschivi

Incendi boschivi

Prato, 28 giugno 2022 - La siccità, il caldo estremo, la carenza cronica di volontari e un piano operativo regionale da rispettare. Sono giorni di superlavoro per il settore dell’antincendio boschivo che deve confrontarsi con una statistica choc: + 140% incendi in Toscana nel 2022. L’ondata di caldo dovuta all’anticiclone Caronte, con temperature record unite a un lungo periodo senza piogge, ha contribuito a innescare nei primi cinque mesi dell’anno 211 incendi che hanno bruciato complessivamente 354 ettari di suolo contro gli 88 incendi dell’anno prima che di ettari ne avevano mandati in fumo 130. Il lavoro è triplicato, ma non la forza lavoro.

Le Vab di Prato che oltre alla sede di via Veneto al Macrolotto conta le sezioni di Montemurlo, Valbisenzio e Comeana, è in prima linea nella prevenzione incendi, ma anche nella gestione delle riserve idriche per le zone collinari. In particolare i volontari occupano di monitorare il territorio collinare e portare acqua agli animali assetati.

Un’emergenza che quest’anno si è fatta sentire con largo anticipo a causa delle temperature record che hanno già prosciugato torrenti e bacini. "Non è un’operazione banale, con la Protezione civile stiamo predisponendo il servizio per riempire gli abbeveratoi. In autonomia ci occupiamo della pozza di Foresto, sotto Casa Bastone che andiamo periodicamente a riempire per dare refrigerio agli animali". A parlare è Giuliano Distefano, 40 anni, da 20 impegnato come volontario dell’antincendio e oggi coordinatore della Vab di Prato (Il numero da chiamare per la reperibilità è 348.3420608) . "Cerchiamo di garantire la massima presenza in questo periodo di grande caldo e siccità: è dura perché le giornate sono lunghe e le emergenze tante, ma siamo una famiglia affiatata. Certo - ammette - forze in più servirebbero".Quant’è difficile reclutare nuove leve: da gennaio ad oggi la Vab di Prato ha potuto contare sull’ingresso di quattro nuovi volontari per una totale di una cinquantina di persone impegnate a garantire sicurezza. Il risultato è scontato ossia che alla fine i compiti più gravosi ricadono sempre sulle spalle dei soci più anziani. "Abbiamo nominato di recente il nuovo consiglio stiamo facendo un lavoro importante sui giovani - aggiunge Distefano -. Il problema è che i ragazzi non sono abituati a pensare agli altri. In questo senso anche la scuola dovrebbe avvicinare gli studenti al mondo del volontariato ma non è così".

Negli ultimi anni il servizio civile ha immesso nuove leve e avvinato giovani alle associazioni ma con scarsi risultati: "Purtroppo chi entra con il servizio civile non è animato da spirito puro. Non è così per tutti, ma in generale il servizio retribuito invece di essere un incentivo diventa un boomerang. Entrano nelle associazioni perché sono pagati invece di farlo per aiutare il prossimo". La pensa così anche Valerio Palandri, storico presidente della Vab di Montemurlo. Mente e braccia dell’associazione di via Scarpettini che conta una sessantina di volontari. "Il servizio civile ha messo in crisi le vocazioni", dice. Contemporaneamente all’assenza di vocazione c’è un’emergenza vera da combattere: nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme con gran parte della regione classificato in stato di allerta massimo secondo il Consorzio Lamma.

"Garantiamo squadre di controllo sul territorio - spiega Palandri - A Montemurlo abbiamo una telecamere che è puntata sul Monteferrato e che ci avverte in caso di fumo, ma il territorio è vaso e i chilometri da controllare sono sterminati. Servirebbero molte forze che non abbiamo". L’ultimo intervento è stato sabato alla Tignamica per un incendio che ha interessato un canneto. I volontari della Vab sono intervenuti per domare le fiamme che avevano attaccato il terreno poi affiancati dal vigili del fuoco perché erano presenti diverse bombole di gpl. Prima ancora è preso fuoco un terreno a Tavola e uno al confine con Campi Bisenzio. Tre roghi che hanno incenerito ettari di suolo in meno di una settimana con l’estate che è appena iniziata.