REDAZIONE PRATO

In vendita l’ex albergo dei vip "Troppe tasse, nessuno lo compra"

Montepiano, l’hotel Roma è chiuso dal 2012. "Imu e rifiuti alle stelle"

In vendita l'ex albergo dei vip

Prato, 13 settembre 2015 - Loretta Goggi, Dino, Edoardo Vianello, Urich Tukor. Sono solo alcuni dei personaggi famosi, cantanti e attori, che hanno soggiornato nelle meravigliose stanze dello storico Hotel Roma di Montepiano. Chiuso dal 2012 l’albergo da qualche mese è in vendita poiché i proprietari non sono più in grado di sostenerne le spese. La struttura risalente al 1850, ospita oltre 20 camere, alcune delle quali affrescate finemente, un bellissimo scalone ottocentesco, un giardino rialzato di 150 mq e una terrazza esterna altrettanto grande. Durante la seconda guerra mondiale fu sede del comando dei tedeschi che vi realizzarono un rifugio antibombadamenti (un tunnel lungo qualche centinaio di metri) tutt’ora visitabile.

Un luogo di grande fascino e ricco di storia. Nel 1957 la famiglia Storai acquistò l’immobile e lo trasformò in un hotel meta di turisti, specialmente stranieri, che affascinati dalla tranquillità delle montagne della valdibisenzio decidevano di trascorrere i mesi estivi in un ambiente fresco e salubre.

«Il nostro hotel – spiega Donatella Storai – è stato fotografato dai turisti di mezzo mondo, alberghi decorati come il nostro si possono vedere solo a Firenze. Anche di recente alcuni tedeschi sono venuti a filmare il rifugio per un documentario. Tukor quando si è sposato ha addirittura fatto dormire tutti i suoi ospiti nel nostro hotel, un’esperienza bellissima».

«I miei genitori sono molto anziani – continua Storai - e nel 2011 hanno deciso di restituire le licenze. Il problema è che anche se lo teniamo vuoto ci ammazzano di tasse, dobbiamo pagare 4500 euro di Imu l’anno una cosa insostenibile. Negli ultimi anni le rendite sono triplicate come se l’albergo si trovasse a Forte dei Marmi o a Ischia. Per questo abbiamo deciso di mettere in vendita l’immobile praticamente svendendolo a meno di 200mila euro».

Sono proprio le spese a spaventare i possibili acquirenti.

«Ci sono state diverse persone – precisa Storai – che sono venute a visitare l’albergo richiamate dagli annunci che abbiamo messo presso le agenzie e addirittura su Facebook. Tutti sono rimasti stupiti dalla bellezza dell’edificio. La prima cosa che ci chiedono però è quanto si paga di Imu e di spazzatura e al momento che vengono a conoscenza delle spese, storcono il naso. Non posso biasimarli praticamente si tratta di circa 400 euro al mese quasi come il prezzo di un affitto. Lo Stato – commenta Storai – dovrebbe cercare di agevolare le persone che vogliono investire magari per qualche anno togliendo l’onero proprio dell’Imu diciamo il tempo per ingranare e iniziare ad avere la prima clientela. Questa cosa mi fa molta rabbia perché è un peccato mandare in malora un edificio così bello e ricco di storia. Per fortuna – conclude Storai - il Comune di Vernio a modificato il piano strutturale e quindi l’eventuale acquirente potrà trasformare l’immobile anche in appartamenti. Abbiamo provato anche a sentire se lo stesso Comune fosse interessato all’acquisto – conclude Storai - magari per la realizzazione di un pensionato o di una struttura per le vacanze estive dei bambini, ma ovviamente ci ha risposto che al momento non ci sono fondi disponibili».

Monica Bianconi