
Un concorso di idee per i ragazzi in memoria di Enrico Cavaciocchi, presidente dell’Arci di Prato fino al maggio 2022, quando è venuto a mancare improvvisamente a soli 63 anni. L’iniziativa è stata lanciata ieri dall’Arci al circolo Renzo Grassi di Narnali, ha per titolo "La socialità del futuro è un progetto che possiamo realizzare" e nasce con l’obiettivo di mantenere vivi l’entusiasmo di Enrico, la sua passione, la sua capacità di coniugare idee brillanti e innovative con la loro realizzazione concreta. Il concorso è rivolto a tutte le scuole superiori della nostra provincia, perché vuole coinvolgere i giovani, con i quali l’ex presidente amava confrontarsi e lavorare, ma anche e soprattutto perché intende coinvolgerli in una dimensione di progettualità collettiva, promuovere la capacità di immaginare e progettare insieme un presente e un futuro migliori. Per questo motivo, la partecipazione non è individuale ma è riservata alle classi che, di anno in anno, potranno candidarsi presentando un loro progetto.
I temi saranno quelli che più hanno impegnato Enrico Cavaciocchi durante tutto il periodo che ha vissuto nell’Arci, prima come volontario, poi come dirigente e infine come presidente: la giustizia sociale e climatica, l’inclusione, la partecipazione, la promozione sociale, l’accesso alla cultura per tutti. I progetti potranno riguardare la realizzazione di spazi o di occasioni di socialità che favoriscano l’inclusività, la crescita personale e sociale, la promozione di valori quali la pace, i diritti, l’uguaglianza, la tutela dell’ambiente, la solidarietà, il dialogo tra generazioni.
In tutti questi anni Cavaciocchi ha accompagnato l’attività dell’associazione con entusiasmo e vitalità, ha investito passione e tempo, rubandolo alla sua professione di architetto, nel sostenere il ruolo centrale dei Circoli Arci come spazi di democrazia, di impegno civile e di socialità. Si è impegnato nel promuovere relazioni con tanti altri soggetti del nostro territorio, con i quali ha condiviso l’ideazione e la realizzazione di iniziative e progetti per il benessere culturale e sociale della nostra comunità. Dall’apertura delle biblioteche popolari nei circoli e dei punti pranzo rivolti ad anziani e persone sole, alla partecipazione alle campagne di solidarietà nelle emergenze locali, nazionali e internazionali, alle iniziative per la difesa dei valori democratici, al forte impegno per sostenere le persone più in difficoltà durante il periodo della pandemia. Sotto la sua guida, e animata dalla sua passione, l’Arci di Prato ha svolto un ruolo centrale nella promozione dei valori democratici, dei diritti umani, del reciproco aiuto. Il concorso di idee serve a non dimenticare il suo slancio, la sua passione. Serve a mantenere vivo il suo esempio, in particolare fra le nuove generazioni.
L’edizione di quest’anno sarà solo la prima di una lunga serie. Al concorso di idee potranno partecipare le classi dalla I alla IV di tutte le scuole secondarie di secondo grado della nostra provincia. Al progetto giudicato migliore sarà riconosciuto un premio del valore di duemila euro, che dovrà essere utilizzato per la sua concreta realizzazione durante l’anno scolastico successivo. Nell’ambito dei valori cari ad Enrico sarà scelto di anno in anno un tema specifico, che prenderà spunto dallo slogan del tesseramento Arci e che dovrà essere il focus della riflessione e della progettualità espressa dai concorrenti. Per l’anno 20232024 lo slogan è "La cura è rivoluzione". Un titolo che ad Enrico Cavaciocchi sarebbe piaciuto moltissimo. Lo avrebbe accolto con uno dei suoi indimenticabili sorrisi.