"Gas, luce, energia? Con migliaia di euro di extracosti ogni mese non reggiamo". E’ la voce, assa comune, degli imprenditori del commercio, della ristorazione e del turismo. Durante l’estate si sono trovati a pagare bollette rincarate e insostenibili, in alcuni casi si parla di importi, relativi a luglio 2022, maggiorati di 3-4 volte rispetto al 2021. Proprio le bollette sono finite esposte nelle vetrine degli associati di Confcommercio in un’iniziativa di protesta, lanciata a livello nazionale con Federdistribuzione, Ancd-Conad e Ancc-Coop, e coordinata sul territorio da Confcommercio Toscana. Una stangata energetica, aggravata dalla guerra in Ucraina e dalla siccità, che pesa sulle attività pratesi. Le testimonianze registrate non lasciano dubbi: le tariffe sono triplicate. Prendendo in considerazione il mese di luglio, il raffronto tra 2021 e 2022 è crudele.
A parlarne è Sue Ellen Mannori dell’omonima macelleria di Vergaio, che quest’anno si è ritrovata con più lavoro grazie a porchetta e mortadella di Prato: "E’ un dramma, la bolletta è quasi quattro volte di più rispetto all’anno scorso. Davvero un peccato visto che avevamo deciso di puntare sui prodotti cotti, ordinando un forno di ultima generazione. Facciamo circa 100-120 porchette ogni settimana, numero destinato a crescere nelle stagioni fredde. Idem per la mortadella, ne abbiamo fatta più di un quintale solo in agosto. Se dovessimo aumentare i prezzi seguendo i rincari dell’energia, dovremmo vendere a peso d’oro. Siamo preoccupati, al nostro settore servono aiuti immediati". Balzo di spesa, anche nel caso del locale "To Wine", che un anno fa pagava 2.200 euro e oggi si ritrova con una bolletta di 6.100 euro. Dice il proprietario Gionni Bonistalli: "Bisogna tagliare i costi; è l’unico modo per andare avanti, dopo due anni di pandemia ci troviamo ad affrontare un autunno difficile". Discorso analogo per "Saloon" di Montemurlo: 4777,50 euro oggi contro i 1255,75 di un anno fa. Non va molto meglio ad "Antichi Sapori": qui il rincaro si traduce in 5334,85 euro a fronte dei 1872,20 euro del 2021. Il titolare Leandro Lenoci spiega: "Tra poco arriverà anche la bolletta di agosto che ci ha visti sempre aperti, se considero che a luglio siamo stati chiusi 10 giorni, arriverà un importo di 7.000 euro. Incredibile. Spero che il governo intervenga al più presto. Dovrei fa pagare anche la pizza triplicata, come la bolletta. Una margherita a 18 euro invece che 6. Le alternative sono chiudere o licenziare personale, peccato perché il lavoro ci sarebbe. Proprio stamani ho acquistato 20 quintali di legna ma anche quella continua a salire di prezzo, senza contare farina, latticini, carne". Un quadro ribadito da Gianluca Spampani, presidente di Confcommercio Prato e Pistoia: "Il caro energia si fa ogni giorno più insostenibile anche a Prato. Rispetto a luglio 2021 negozi, bar, ristoranti e alberghi hanno visto una bolletta triplicata. Serve il tetto richiesto a livello europeo. Spegnere le luci per un quarto d’ora nelle attività ed esporre le bollette in vetrina sono atti di denuncia simbolica. Le misure richieste, se attuate, serviranno a contenere un problema che va risolto alla base. Questa crisi energetica deve indurre a pensare ad altre dinamiche di approvvigionamento, capaci di posizionarci in modo più solido rispetto a impennate dei costi e speculazioni di sorta".
Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, fotografa così la situazione: "I costi delle bollette che esplodono mettono a serio rischio i bilanci delle aziende. A Pistoia non tutte le nostre associate si trovano in difficoltà, grazie ad accordi di fornitura che le tengono al riparo dai rialzi. Chi non rientra in queste dinamiche sta soffrendo troppo e, l’alternativa rischia di essere quella della chiusura. Il momento di intervenire è adesso".
Elena Duranti