
Due tradizioni che si incontrano. Da una parte il sapere e l’esperienza tessile tutta pratese, dall’altra la storica rievocazione della Mille Miglia. Oggi, poco prima di lasciare la nostra città, la carovana di auto storiche che partecipano alla manifestazione passerà dentro al Lanificio Fratelli Balli, attraverso il complesso conosciuto da ogni pratese come "Fabbricone", entrando dall’ingresso di via Bologna e uscendo su via Targetti. Poche centinaia di metri, immersi in quella che ancora oggi, dopo oltre 70 anni di attività, è una delle eccellenze del tessuto industriale laniero. Le vetture sfileranno sotto gli alberi secolari, in mezzo ad architetture industriali di grande valore storico che ancora resistono fin dalla fondazione del complesso industriale, nel lontano 1880, ad opera di due imprenditori austriaci.
A fare gli onori di casa sarà Luigi Balli, insieme col figlio Leopoldo e con gli altri rappresentanti del lanificio e della famiglia, che è proprietaria di tutto il complesso del Fabbricone fin dai primi anni ’70 e che, negli anni, hanno contribuito a innovare e mantenere al passo con i tempi le loro tecnologie e le dinamiche produttive. Entrambi sono grandi appassionati di auto, specialmente Luigi, che ha una collezione di auto storiche di grande rarità e valore e che ha partecipato a ben quattro edizioni della Mille Miglia, accompagnato, in tre occasioni, dal giovane figlio Leopoldo, al quale ha trasmesso buona parte della sua passione per i tessuti e per le macchine d’epoca. "Volevamo lanciare un bel messaggio di speranza e mettere insieme la tradizione e l’eccellenza pratese con una corsa così unica nel suo genere. Ricordo ancora la prima volta che ho partecipato alla gara, nel 1998, a bordo di una Mercedes 300 SL ‘ala di gabbiano’ (Luigi è uno dei pochi proprietari in Italia di un esemplare simile, ndr)", ricorda Balli. "E’ stata un emozione indescrivibile. Ci si sente un po’ degli eroi a guidare certe auto per così tanti chilometri senza i confort odierni. Ancora oggi ho la pelle d’oca a ripensare all’affetto delle persone che aspettavano incuriosite il nostro passaggio in ogni luogo toccato dal tragitto. Per questo ho proposto all’organizzazione di utilizzare questo viale privato interno all’azienda, che probabilmente solo pochi conoscono. Era un buon modo per ricordare a tutti coloro che guarderanno la corsa la grande maestria tessile del distretto pratese. Speriamo sia di buon auspicio per la ripartenza del distretto".
Così i piloti della Mille Miglia oggi sfrecceranno in mezzo a cenci, stracci, pezze di tessuto, balle di lana e altri dettagli tipici della vita lavorativa pratese, gentilmente sistemati lungo il viale dal Lanificio Balli a testimonianza della nostra storia e delle nostre tradizioni. "Aprire i cancelli di questo posto è un po’ come aprire le porte di casa nostra alla Mille Miglia. Mio padre Ruggero e i suoi fratelli, Otello e Dionigi, hanno tenuto alto il nome di Prato nel mondo proprio da queste mura – racconta Luigi Balli, che ai tempi era un ragazzo e che ora ha in parte fatto spazio a sua volta al figlio Leopoldo -. L’idea mi è venuta perché rimasi affascinato, proprio durante una 1000 Miglia, dal passaggio all’interno della Ferrari. La nostra azienda chiuderà in via straordinaria all’ora di pranzo, ma i nostri dipendenti che vorranno rimanere per vedere da vicino il passaggio delle auto potranno farlo. Deve essere un’occasione di festa e di gioia per tutti".
Leonardo Montaleni