Il turismo è la carta del rilancio: "Non abbiamo perso l’attrattiva"

L’assessore Bosi spiega le strategie per il settore in tutta la provincia. Subito una mappatura degli operatori

Il turismo è la carta del rilancio: "Non abbiamo perso l’attrattiva"
Il turismo è la carta del rilancio: "Non abbiamo perso l’attrattiva"

Il territorio della Provincia di Prato, scosso in più parti dai danni dell’alluvione che ha colpito soprattutto Montemurlo, Vaiano, Cantagallo, Carmignano e Prato nella zona di Galceti e Santa Lucia prova a rialzarsi. Bar, ristoranti, tenute agricole attività economiche hanno curato le ferite e riaperto. Il settore nascente del turismo fa i conti con varie criticità ma allo stesso tempo si propone come protagonista della ripartenza.

Torneranno i "Cammini" che nel 2023 sono stati volano di presenze, anche da fuori Prato, su tutto il territorio provinciale – nonostante che, in alcuni tratti, storici sentieri come il percorso dedicato a Dante alla Cerbaia, il cammino dell’Acqua sul Bagnolo e la strada bianca delle Cavallaie nella riserva dell’Acquerino-Cantagallo, siano franati – per cui c’è già stata una riunione a livello provinciale.

A parlarne è Gabriele Bosi, assessore al turismo del Comune di Prato: "Da ottobre ci siamo incontrati più volte con gli addetti e gli operatori del settore a livello provinciale del settore. C’è già stata una riunione plenaria per lanciare il percorso di questa cabina di regia, nata per fare squadra nel comparto del turismo, poi è stata la volta dell’appuntamento dedicato ai cammini e ora a novembre, il 28, si parlerà di enogastronomia, mentre martedì 5 dicembre toccherà ad arte e storia e il 16 gennaio alle iniziative outdoor. Si tratta – aggiunge Bosi – di un piano strategico sul turismo per i prossimi anni. Credo che la coprogettazione sia il metodo migliore infatti oltre che agli operatori privati partecipano anche tutti i Comuni della provincia pratese. Servirà soprattutto per il rilancio dopo nella fase di ripartenza e di ricostruzione".

Ovvio che le cicatrici del territorio siano ancora troppo fresche. "È un po’ prematuro pensare di far funzionare l’intera macchina – precisa l’assessore Bosi – adesso è necessaria una mappatura puntuale delle criticità e una verifica sul campo. Le aziende dovranno poter contare su ristori e interveniti mirati. Quindi continuerà questo lavoro di progettazione continua in ambito provinciale per arrivare a cogliere ogni opportunità. Prato non ha perso la sua attrattiva, anzi il turismo potrà uno essere una spinta per la ripartenza anche nelle aree alluvionate".

Sul fronte degli accessi al territorio alcune vie sono ancora in parte interrotte. E’ il caso della strada di Montecuccoli che collega Vernio a Barberino del Mugello, fondamentale per l’ingresso dei turisti dal versante fiorentino e per i residenti in Valbisenzio e che lavorato all’outlet di Barberino, che ha subito più di una frana e che è praticabile non interamente. Ne sanno qualcosa i Ricostruttori del borgo di Mezzana che, a proposito, hanno lanciato un appello via social per chiedere aiuto riguardo ai danni che la loro struttura d’accoglienza del borgo "Tuttoèvita", ha riportato nel nubifragio dello scorso 2 novembre.

Particolarmente danneggiata,a tratti scomparsa, è stata la strada di accesso al borgo. Padre Guidalberto Bormolini: "Stiamo riparando il più possible, lavoriamo ogni momento per ripristinare e riaprire presto tutto. Ma cucina, dispensa refettorio, magazzini e attrezzature sono stati gravemente danneggiati, per non parlare della strada, l’unico collegamento per far arrivare qui i mezzi pesanti che rimane non percorribile".

Elena Duranti