
Da Matera a Prato a fino a Cape Town in Sudafrica per fare luce su una storia che parla di pace nel pieno del Secondo conflitto mondiale. Gli acquerelli ed il diario di James Donald Orr, soldato sudafricano che ha preso parte alla campagna d’Italia ed è rimasto bloccato per 8 mesi a Prato per l’arrestarsi del fronte sulla Linea Gotica, ora sono raccolti in un libro, realizzato e pubblicato dal Museo storico della Linea Gotica di Montemurlo. "Il soldato che dipingeva la pace, Italia 1944-1945 - The soldier who painted peace, Italy 1944-1945" è il titolo del volume che sarà presentato il 9 settembre alle 17.30 nel chiostro del Duomo (ingresso libero). E’ la prima iniziativa di una due giorni dedicata al soldato sudafricano (il 10 sarà inaugurata la sala a lui dedicata nel Museo della Linea Gotica). Il libro è "frutto di ricerche e scambi di corrispondenza - dice Giuseppe Aucello, direttore del Museo - La storia personale di Orr si è scoperta nel 2021: allo scoppio delle ostilità decide di arruolarsi come volontario e nell’aprile del 1944 viene inviato a Taranto nella Sesta Divisione Corazzata Sudafricana. Arrivato in un’Italia stravolta dalla guerra, rimane impressionato dalla bellezza e dalla calorosa accoglienza e decide di ’fotografare’ paesaggi e momenti di vita quotidiana attraverso la pittura, realizzando circa 250 dipinti tra Matera e il lago Maggiore. Negli 8 mesi trascorsi a Prato, Donald strinse amicizie con alcune famiglie, dipingendo luoghi ancora immutati". La famiglia di Orr è stata a Montemurlo nel 2022 per inaugurare la mostra dedicata ai dipinti del padre. "Le figlie di Donald decisero di donarci i tre album coi dipinti originali - dice Aucello - Con il libro vogliamo far diventare la vita di Orr patrimonio di tutti". Dopo la presentazione del libro, il 9 settembre, sarà inaugurata nel Museo dell’Opera del Duomo una mostra dedicata ad alcuni acquerelli di Orr (fino a marzo 2024). L’evento, patrocinato dai comuni di Prato e Montemurlo, dalla Provincia e dalla Regione, è realizzato col Museo dell’Opera del Duomo. E la storia del soldato-pittore ha conquistato le pagine del Sunday Times Sudafrica a firma di Bobby Jordan: "Make art, not war", "Fare l’arte, non la guerra".
Sa.Be.