REDAZIONE PRATO

Il saluto di Don Sergio: "Porterò tutti con me"

Il parroco lascerà Poggio dopo averci trascorso tre anni. Al suo posto dal 14 ottobre. arriverà Don Gianni Gasperini.

Don Sergio Cristo, parroco di Santa Maria del Rosario. Lascerà Poggio a Caiano nel mese di ottobre, dopo tre anni di esperienza

Don Sergio Cristo, parroco di Santa Maria del Rosario. Lascerà Poggio a Caiano nel mese di ottobre, dopo tre anni di esperienza

Una lettera aperta per salutare la comunità di Poggio a Caiano. Don Sergio Cristo, parroco di Santa Maria del Rosario, come è noto, a ottobre lascerà la parrocchia dove ha trascorso tre anni ed ha scritto ai fedeli. "Cara comunità di Poggio a breve ti lascerò, grazie per quello che sei stata per me. Ho imparato a donarmi in maniera incondizionata. Hai imparato a conoscermi e ad apprezzarmi. Qualche volta ho pianto quando non mi sono sentito capito o quando ho corso e non sei riuscita a seguirmi. Ma l’ho fatto solo per il mio grande zelo per il Signore. Sono felice di aver donato la Grazia Sacramentale a tanti bambini e ragazzi". Poi don Sergio ricorda due momenti tristi: "Ho pianto – prosegue - di fronte alla morte di due ragazzi, uno di 8 anni e l’ altro di 18 anni. Ringrazio il Signore per le tante esperienze con il gruppo del dopo Cresima, i ritiri e campi estivi, il più bello quello di quest’anno. Grazie per i vari gruppi che ho seguito e fatto nascere in parrocchia come il Cenacolo dello Spirito Santo e la giovane comunità neocatecumenale. Ho trovato forza in Gesù attraverso l’Adorazione Eucaristica che tanto ho desiderato in parrocchia". E un pensiero per i gruppi: "Ringrazio la comunità Nuovi Orizzonti di Pistoia, Caritas e Misericordia. Inizio a preparare le valigie: saranno pesanti perché porterò tutti voi con me. La mia preghiera ora è per don Gianni nuovo parroco, arriverà il 14 ottobre. Mi auguro che tre cose non vadano perse: la chiesa sempre aperta (fino al mio arrivo questa chiesa era sempre chiusa); continuate l’Adorazione Eucaristica, ho visto miracoli e tanta gente accostarsi al Sacramento della Riconciliazione e la comunità accogliente, non è importante il fare ma l’essere cristiani".