REDAZIONE PRATO

Il reticolo minore soffre: "Argini da rafforzare e più casse di espansione. Ma servono altri fondi"

Il Consorzio di bonifica: "Manutenzione ordinaria sempre regolare. Bagnolo, Vella e l’area di Seano hanno bisogno di interventi strutturali".

Il reticolo minore soffre: "Argini da rafforzare e più casse di espansione. Ma servono altri fondi"

"Il territorio pratese fino al giorno dell’alluvione non aveva criticità evidenti: la manutenzione ordinaria di nostra competenza era stata regolarmente svolta. Certo, questo non significa che il territorio non abbia bisogno di interventi più strutturali di manutenzione straordinaria. Ma questo esula dai fondi derivanti dal contributo di bonifica che chiediamo ai cittadini. Questa parte viene finanziata attraverso fondi specifici che arrivano dall’Europa, dallo Stato e dagli altri enti pubblici, poi Regione e Comuni decidono a chi affidare i lavori". A fare il punto post alluvione è il direttore generale del Consorzio di Bonifica 3 MedioValdarno, Iacopo Manetti, a margine della presentazione della nuova sede operativa di Agliana che funzionerà sia per il territorio di Prato che per quello di Pistoia.

"Abbiamo già investito 700.000 euro per dare risposta a tutte le segnalazioni ricevute post alluvione – spiega Manetti –. Stiamo rimuovendo 12 carcasse di autovetture dal Bisenzio, abbiamo tolto gli alberi all’altezza di Figline e rispondiamo alle segnalazioni che arrivano continuamente. La programmazione ordinaria va avanti con gli interventi previsti, fra cui quelli di sfalcio, poi è ovvio che servirebbero interventi straordinari". Secondo il Consorzio la situazione del Bisenzio "è rassicurante, bisogna solo verificare la stabilità dei muraglioni", mentre l’attenzione dovrebbe essere rivolta più al reticolo minore: Bagnolo, Vella, zona di Seano. "Sarebbero utili l’adeguamento degli argini – aggiunge Manetti –, e la realizzazione dove possibile di altre casse di espansione. Tutto però dipende da fondi specifici per progetti mirati".

Intanto il Consorzio entro il 2026 avrà una nuova sede. Sarà realizzata in via Selva ad Agliana, zona Ponte dei Gelli, e servirà anche il territorio di Prato. Il progetto (nella foto la presentazione) è curato dallo studio tecnico di architettura e ingegneria Edilprogetti di Prato. L’area interessata dall’operazione si estende per 10.500 metri quadrati, di cui la metà destinata a verde con piantumazioni. La palazzina sarà su tre piani per 530 metri quadri coperti complessivi. Al piano terra ci sarà l’officina per la riparazione e la manutenzione dei mezzi operativi, al primo piano troveranno posto gli spogliatoi, le zone ristoro e le funzioni legate all’operatività del centro. Infine al secondo piano uffici, servizi e una sala conferenze da sessanta posti. All’esterno si estenderà per 4.000 metri quadrati un piazzale che servirà per lo stoccaggio dei materiali, per il deposito dei mezzi, e per la vasca con gruppo elettrogeno. Nella nuova sede lavoreranno circa 30 persone fra operativi, amministrativi e addetti all’officina.

"Andiamo a razionalizzare e a efficientare l’operatività del Consorzio – spiega il presidente Marco Bottino –. Potendo contare su una sede innovativa, a prova di rischio idraulico e a disposizione del sistema di protezione civile".

"Il nostro studio ancora una volta si caratterizza per interventi di recupero e rigenerazione urbana – conclude Patrizio Puggelli, socio di Edilprogetti –, ponendo attenzione alla qualità dell’inserimento dell’edificio all’interno del contesto ambientale".