
Restaurare gli avori del tumulo etrusco di Montefortini e ampliarne l’esposizione. A Carmignano questi reperti sono raccolti da diversi anni in 183 cassette e fanno parte del "corredo" della tholos del tumulo etrusco. La Sovrintendenza ha partecipato ad un bando del Governo svizzero e in caso di assegnazione dei fondi sarebbe finalmente possibile procedere al restauro di tali reperti. Altrimenti non sarà realizzabile una mostra completa che potrebbe arricchire l’esposizione del museo etrusco. Il Comune di Carmignano ha sottoscritto un accordo con la Sovrintendenza impegnandosi a contribuire con 5000 euro al progetto.
Che cos’è il corredo della tholos? Sono oggetti di avorio restituiti dallo scavo delle tombe etrusche: si distinguono non solo per la preziosità intrinseca del materiale ma soprattutto per la qualità di esecuzione, la varietà e l’originalità delle raffigurazioni presenti, sovente di elevato livello artistico. Si tratta di immanicature, pettini, pissidi, placchette di rivestimento di cofanetti o di altri arredi, scolpite o incise, e di innumerevoli elementi ornamentali a tuttotondo: pendenti, applique floreali, figure maschili e femminili, animali fantastici e reali. Il corredo rivela influenze stilistiche e iconografiche diverse, principalmente di origine greca e greco-orientale, ma anche vicino orientale e indigena, fuse e rielaborate con originalità dagli artigiani che vi hanno operato, chiamati a prestare la propria opera nella residenza dei "principi" etruschi di Comeana. Questi oggetti sono stati rinvenuti allo stato frammentario e solo in parte sono già stati ricomposti ed esposti nel museo di Artimino e occasionalmente anche nell’ambito di mostre internazionali, ma molti altri si trovano ancora in stato frammentario e attendono di essere restaurati per poter essere presentati al pubblico. C’è un bando per aiuti finanziari destinati al restauro di beni culturali mobili predisposto dal Governo svizzero (a seguito dell’accordo tra il Consiglio Federale svizzero e il Governo italiano sulla importazione e il rimpatrio di beni culturali per l’anno 2021) e la domanda della Sovrintendenza è già stata inoltrata. Se la risposta sarà positiva per Artimino e le tombe di Comeana si aprirà un nuovo scenario per arricchire le esposizioni sulla civiltà etrusca. La Sovrintendenza, in caso di assegnazione dei fondi, contribuirà al progetto con ulteriori 20.000 euro. "Se questo progetto andrà in porto – dice Maria Chiara Bettini, direttrice del museo archeologico di Artimino – i reperti potranno entrare a fare parte delle nostre esposizioni". Intanto, il museo di piazza San Carlo ha ripreso il normale orario di apertura: lunedì, giovedì, venerdì dalle 9,30 alle 13,30; il sabato e la domenica dale 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 18. Per informazioni è possibile telefonare al numero 055.8718124 (negli orari di apertura al pubblico) oppure al 333.9418333 (dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18). Il tumolo di Montefortini è invece aperto ogni giovedì dalle 10 alle 13 con ingresso gratuito mentre domani 4 giugno è aperto dalle 9 alle 16,30.
M. Serena Quercioli
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