PRATO
"L’architettura di piazza Duomo è fragile, non può sopportare le continue vibrazione dei camion e quelle della musica alta. E’ un patrimonio della nostra città che deve essere difeso a tutti i costi, anche prendendo decisioni ’impopolari’". A intervenire dopo il distacco della formella in legno e gesso dall’ombrello del pulpito di Donatello in piazza Duomo, è Giancarlo Calamai, che dal 2002 al 2019 è stato il cerimoniere del Comune. "Parlo come privato cittadino, senza nessun incarico, perché ho a cuore il destino di piazza Duomo. E’ un museo a cielo aperto che esige di essere tutelato. Ci deve essere maggiore rispetto per la Cattedrale e per il pulpito, due gioielli di inestimabile valore", aggiunge Calamai che quei luoghi li conosce bene, data la sua lunga esperienza in Comune.
"Per anni mi sono occupato dell’organizzazione dei fuochi artificio per la festa di Prato – ha proseguito Calamai – Prima venivano sparati dietro la Cattedrale ma a un certo punto fu deciso che da lì non si potevano più lanciare i fuochi perché mettevano a rischio l’area. Si temeva che potesse venire giù i marmi del Duomo. Fu scelto un luogo diverso, proprio per proteggere la Cattedrale". Calamai ora punta il dito contro i camion che, in questi giorni, viaggiano in su e giù per le strade del centro storico per l’organizzazione dei concerti del Settembre con l’allestimento del palco e delle tribune.
"E’ un continuo via vai – aggiunge – Le sollecitazioni dei mezzi pesanti non fanno bene all’opera. Sicuramente sono una delle concause che hanno provocato il distacco della formella insieme al caldo di questa estate. Anche le vibrazioni della musica alta dei concerti danneggiano Cattedrale e pulpito. E se si staccasse un’altra formella? Che cosa si farebbe a quel punto? Ci vuole una scelta coraggiosa e come fu fatto per i fuochi di artificio, adesso si dovrebbe pensare a un altro luogo, dove fare i concerti del Settembre pratese, anche a costo di prendere decisioni non condivise da molti. Dovrebbe essere interesse di tutti difendere piazza Duomo, simbolo della nostra città. Ripeto, parlo come privato cittadino e non per il ruolo che ho ricoperto per tanti anni".
L’ex cerimoniere lancia dunque l’idea di spostare da piazza Duomo tutti gli eventi del Settembre pratese scegliendo una delle altre piazze storiche della città – come ad esempio piazza Mercatale – che non presentano le criticità e la fragilità della Cattedrale e del pulpito.
"I camion in centro storico fanno danni – attacca – Come è accaduto nel giugno scorso quando uno di questi mezzi pesanti ha colpito per errore il cornicione sopra l’oreficeria Cerbai in Corso Mazzoni. Un altro camion ha sbattuto tempo fa contro la fontana del Bacchino. Si vedono ancora i segni, è danneggiata e nessuno l’ha messa a posto. Certi mezzi non devono stare in centro storico, come quelli che adesso entrano per allestire il palco e le tribune in piazza Duomo. La festa deve essere ripensata".
Calamai allarga poi il discorso a tutto il centro storico lanciando un altro spunto di riflessione, ossia quello di liberare completamente le piazze del centro, come San Francesco, dalle auto.
"Ci sono piazze bellissime senza auto – conclude – In altre città funziona così. I parcheggi a lato del centro ci sono, basti pensare al Serraglio o a quello in via Pomeria. Il centro di Prato è piccolo, si gira a piedi. In cinque minuti si va dappertutto. In altre città l’ingresso alle auto è severamente vietato proprio per rispettare la bellezza dei luoghi, perché noi non si può fare anche qui da noi?".
Laura Natoli