
I candidati erano ben 170. Alla fine la scelta è caduta su Emanuele Lepri, il nuovo segretario generale della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana. E’ stato nominato dal consiglio d’amministrazione della Fondazione dopo un’accurata selezione fra tutti gli aspiranti che avevano risposto all’avviso pubblico dei mesi scorsi. Il nuovo segretario generale entrerà in carica a partire dal 1° dicembre con un incarico triennale. "E’ stato un processo di selezione caratterizzato, oltre che dall’alto numero, anche dall’elevata qualità delle candidature – spiega la direttrice del Centro Pecci Cristiana Perrella –. Emanuele Lepri porta al Centro Pecci una grande competenza e il valore aggiunto di un’esperienza internazionale".
Lepri approda infatti al Centro Pecci dopo una lunga permanenza in Canada dove e’ stato dal 2004 al 2017 Direttore del Bata Shoe Museum a Toronto, mentre dal novembre 2017 ha diretto la sezione culturale di Villa Charities, la più grande non profit della diaspora italiana in Nord America. Si tratta in realtà di un ritorno a casa perché la sua carriera nel settore del management culturale comincia proprio a Prato prima come esperto di progettazione europea e poi nel ruolo di segretario generale del Museo del Tessuto dal 1997 al 2003. Lepri ha conseguito una laurea e un dottorato di ricerca in relazioni internazionali all’università di Firenze. Il fundraising e lo sviluppo di partnership locali e internazionali sono fra le competenze che ha maturato nel corso della sua carriera in Italia e all’estero. "Sono onorato di poter contribuire al successo e all’ulteriore crescita di un’istituzione fondamentale per la vita culturale non solo di Prato ma dell’intera Toscana", è stato il commento del nuovo segretario dopo la nomina.
Intanto il Pecci prepara l’inaugurazione della prossima mostra "Protext! Quando il tessuto si fa manifesto", a cura di Camilla Mozzato e Marta Papini. Riciclato, simbolico, protettivo, modaiolo, democratico: una mostra dedicata all’utilizzo del tessuto come mezzo di protesta, che sarà presentata venerdì e aperta al pubblico da sabato 24 ottobre fino al 14 febbraio 2021. Con Protext! il Centro Pecci di Prato esplora il ruolo dei tessuti nei dibattiti critici su autorialità, lavoro, identità, produzione e cambiamento ambientale, come medium per eccellenza nella rappresentazione del dissenso e come pratica artistica trasgressiva da parte della più recente generazione di artisti. In mostra lavori di Pia Camil, Otobong Nkanga, Tschabalala Self, Marinella Senatore, Serapis Maritime Corporation, Vladislav Shapovalov, Güneş Terkol.