
Un milione di euro per vendere Villa Filicaia. E’ la richiesta dell’Asl Toscana Centro che nelle prossime settimane metterà di nuovo all’asta l’immobile del ‘500 di Santa Lucia, da anni in stato di abbandono. La struttura è finita di recente nel mirino delle polemiche da parte di alcuni residenti, a causa delle condizioni di degrado dell’area esterna, recintata dall’azienda sanitaria per evitare accessi indesiderati e a seguito di alcuni cedimenti nella scalinata d’ingresso ae su un muro di contenimento. A raccogliere le proteste è stato il Comune che ha chiesto e ottenuto dall’Asl la pulizia dell’area esterna, anche in considerazione del fatto che la recinzione occupa pure una porzione di parcheggio pubblico.
Dall’Asl fanno sapere che comunque "l’attività di ripulitura dell’area interna ed esterna di Villa Filicaia era già stata programmata, essendo l’immobile inserito nella routine della manutenzione conservativa dell’azienda, al fine di salvaguardare il bene che è sottoposto a vincolo paesaggistico". L’Asl Toscana Centro sta cercando di vendere l’immobile ormai dal 2016. L’allora giunta regionale guidata da Enrico Rossi decise di inserire Villa Filicaia nell’elenco dei 34 immobili di pregio da cedere ai privati. A venire in soccorso di Asl e Regione è stato anche il Comune che con una variante al regolamento urbanistico ha consentito il cambio di destinazione dell’immobile da struttura socio-sanitaria a turistico-ricettiva. Villa Filicaia fino al 2004 ha ospitato una casa di riposo e per i due anni successivi gli uffici di formazione all’educazione alla salute dell’Asl. Poi l’abbandono a causa degli eccessivi costi di manutenzione e di gestione. Ora si punta a farne un albergo, con lavori di restauro e progetto di riqualificazione a carico degli acquirenti. Peccato però che dal 2016 a oggi non sia arrivata alcuna offerta all’ufficio patrimonio dell’Asl Toscana Centro, che quindi ha abbassato la richiesta economica iniziale. L’importo di un milione di euro a base d’asta, spiegano dall’Asl, è stato rivisto anche "in considerazione di sopraggiunte evenienze legate a una pratica di sanatoria e a una recente variazione nella destinazione d’uso consentita a seguito dell’aggiornamento degli strumenti urbanistici comunali". Ma perché una villa storica, che potrebbe essere trasformata in un albergo di lusso non ha appeal fra gli investitori toscani e di fruori regione? In passato sembrava esserci l’interesse della catena Hilton per acquistare Villa Filicaia, ma poi la trattativa non è arrivata a conclusione. Una delle motivazioni dello scarso interesse sta nei vari vincoli presenti nella riqualificazione dell’immobile: elementi in muratura, giardini esterni, ninfeo e grotta di Poseidone hanno tutele piuttosto rigide. Inoltre, da aggiungere al costo di acquisto dell’immobile, c’è pure lo stanziamento di fondi per il restauro delle finiture e degli impianti della villa che necessitano di un accurato restyling. L’altro grande tema è quello legato all’effettiva necessità di un albergo di lusso a Prato, in considerazione di quelli che sono i reali flussi turistici della città e della provincia. Una discussione che finora non ha portato ad alcuna svolta nel riuscire a richiamare a Prato catene alberghiere internazionali. L’Asl comunque è ancora convinta di potere vendere l’immobile e molto presto tornerà a mettere all’asta al miglior offerente Villa Filicaia.
Stefano De Biase