Il B&B spacca Artimino C’è chi scrive al vescovo

In discussione il bed and breakfast nell’asilo e i lavori (bloccati) al circolo. Una lettera contro le scelte del nuovo parroco firmata da 30 paesani

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Un gruppo di artiminesi lancia un grido d’ allarme: "Non svendiamo la memoria del paese". Da un paio di anni a capo della chiesa di Artimino c’è don Cristiano D’ Angelo, parroco anche di Bonistallo, succeduto a don Antonio, ormai anziano, al quale la Diocesi di Pistoia ha lasciato la responsabilità delle anime del paese. Poche settimane fa l’annuncio del parroco: "L’ex asilo delle suore Mantellate diventerà un bed & breakfast. Una famiglia di privati è pronta a restaurare l’immobile a sue spese e a restaurare anche la chiesa al suo interno, lasciandola in uso alla parrocchia". Da lì il malcontento di un gruppo di residenti: "Siamo pronti a scrivere al vescovo". Ma occorre fare un passo indietro. Il vecchio parroco di Artimino, don Baldino Baldi, prima di morire acquistò nel 1981 a sue spese il locale delle suore e lo donò alla parrocchia, così da lasciarlo al paese. Al momento del rogito fece aggiungere dal notaio l’obbligo di mantenere l’attuale destinazione. "Abbiamo preparato una lettera – spiegano Stefano Peruzzi e Carlo Cioni – firmata da una trentina di compaesani, che invieremo al vescovo di Pistoia, con la volontà di conservare la destinazione dell’immobile donato da don Baldino alle esigenze dei parrocchiani e a non trasformarlo in un bed & breakfast". Ma le divergenze tra i cittadini e don Cristiano sono anche altre. Oggetto della diatriba è il Circolo di Artimino. "Nell’ immediato dopoguerra - continuano Peruzzi e Cioni - la Fattoria di Artimino aveva donato una parte di terreno agli artiminesi che si rimboccarono le maniche e da soli costruirono il circolo ricreativo del paese. La proprietà passò negli anni alla Diocesi di Pistoia che, in penuria di soldi, voleva vendere il circolo per 400.000 euro ad un privato. Il vecchio parroco di Artimino, don Antonio, si oppose a questa vendita e la sua petizione venne raccolta da una parte di noi artiminesi". E sottolineano: "Alla fine venne trovata una soluzione con la Cura vescovile di Pistoia che nel 2016 passò la proprietà del locale alla parrocchia di Artimino". Ma due anni fa iniziarono i contrasti tra il nuovo parroco e una parte di parrocchiani.

"In un primo momento don Cristiano voleva affidare la gestione del circolo a suo fratello. Poi accettò di affidarlo ad una famiglia della parrocchia, con la condizione che il contratto fosse fatto tra privati e non come circolo. Abbiamo provato più volte a trovare una soluzione condivisa con don Cristiano, ma non è stato possibile". Intanto i lavori iniziati al circolo poche settimane fa sono stati bloccati dal Comune. "Secondo il nostro piano urbanistico – spiega l’ assessore ai lavori pubblici, Francesco Paoletti – l’immobile deve essere destinato ad un uso esclusivamente culturale, sociale, ricreativo. Al Comune è arrivata la richiesta di lavori da parte di un privato, come attività ad uso commerciale e non è compatibile. Organizzerò un’assemblea pubblica ad Artimino per spiegare i motivi dell’ interruzione dei lavori".

Caterina Cappellini