Cinque magistrati in partenza e uno dei due collegi del penale che sarà soppresso a settembre per la mancanza di giudici. Lo aveva annunciato il presidente del tribunale Francesco Gratteri (nella foto), nell’aprile scorso quando era stato invitato a partecipare a un consiglio comunale straordinario sul tribunale di Prato. Il presidente Gratteri aveva fatto un appello "all’unità della politica" per risolvere una situazione difficile da gestire con questi numeri (sia per quanto riguarda i magistrati ma soprattutto per quanto riguarda il personale amministrativo) perché "una giustizia che funziona è un fattore di sviluppo per il territorio", aveva concluso. L’allarme è adesso realtà in quanto alla ripresa dei lavori a settembre il tribunale, per quanto riguarda il settore penale, dovrà fare i conti con collegio in meno e con solo quattro giudici monocratici.
"Il numero dei magistrati è, al momento, in linea con la scopertura a livello nazionale – aveva spiegato Gratteri in consiglio comunale – In pianta organica sono previsti 26 giudici, ne mancano quattro ma la situazione potrebbe peggiorare presto. Ci sono cinque magistrati che sono entrati nelle graduatori per il trasferimento, tre sono al penale, di cui due all’ufficio del gip/gup, e due al civile". La presenza dei magistrati è indispensabile per un migliore andamento della giustizia con una trattazione dei processi e una stesura delle sentenza più veloci. "Negli anni qualcosa è stato fatto perché la pianta organica dei magistrati e stata portata da 20 a 26 e questo ha permesso di lavorare meglio e di smaltire i processi – spiegò Gratteri – ma l’uscita di 5 giudici sarebbe un dramma". Adesso è realtà.