LEONARDO MONTALENI
Cronaca

Mute usate in dono: in Ghana a sorpresa le squadre di Prato

Grazie a Rasak giocano Mezzana, Maliseti Tobbianese e Zenith

I ragazzi del «Mezzana Ghana»

Prato, 1° maggio 2015 - Mezzana, Maliseti Tobbianese e Zenith Audax si sfidano anche in Africa. Non si sta parlando di chissà quale torneo internazionale organizzato da una delle tre società, ma di un gesto di generosità. Le tre realtà calcistiche hanno infatti donato una vecchia muta a testa al paese di Konongo (la città natale di Sulley Muntari), in Ghana, regalando, di fatto, la possibilità a tantissimi ragazzi di giocare a pallone con abbigliamento decente. Il bello è che tutto è avvenuto a insaputa dei vari dirigenti, che pensavano semplicemente di aver donato magliette e pantaloncini ai poveri bisognosi della zona, senza nemmeno sospettare di aver fondato delle «succursali del sorriso» in un altro continente.

«Lo scorso anno, si è presentato in sede un uomo di colore chiedendomi delle mute calcistiche che non usavamo più, per dei ragazzi del suo paese per poter giocare al calcio – racconta Rosario D’Orsi, presidente del Mezzana -. Passano molte persone dal campo e se possibile cerchiamo di dare una mano. Sinceramente rimasi dubbioso e perplesso, ma dopo qualche giorno gli facemmo trovare una vecchia muta. Pochi giorni fa Rasak (l’uomo di colore, ndr) è tornato mostrandomi le foto del Mezzana Ghanese. Mi ha raccontato che in Ghana esiste un GS Mezzana con la nostra maglia e che abbiamo reso felici una squadra di ragazzi. Mi sono commosso».

Rasak deve aver fatto il giro di molte società del circondario, in cerca di materiale per i ragazzi ghanesi: tra le foto mostrate al presidente del Mezzana c’erano anche piccoli calciatori di colore con indosso maglie di Maliseti Tobbianese e Zenith Audax: «Sono immagini che hanno sorpreso anche noi – commenta il vicepresidente della Zenith Audax, Enrico Cammelli –, non mi aspettavo di veder tornare Rasak con le foto della Zenith Audax Ghanese». Dello stesso avviso il direttore generale del Maliseti Tobbianese, Simone Bardazzi: «Un gesto che a noi non è costato niente, ma che ha significato molto per tanti ragazzi - aggiunge – Tutto è successo praticamente a nostra insaputa, ma fa piacere aver contribuito a regalare un po’ di felicità a persone che hanno molto meno di noi». E questo potrebbe essere solo l’inizio di un campionato parallelo, visto che Rasak è tornato di nuovo a Prato e pare sia tornato anche dalle società in cerca di palloni. E chissà i derby come finiranno...