Gegè resta: cento posti salvi fino a marzo

Accordo vicino per la fabbrica pratese di pizze surgelate. Revocato lo sciopero di lunedì, ora si spera in una soluzione definitiva

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Un passo in avanti per un Natale più sereno per 100 famiglie, anche se la fumata bianca ancora non c’è e bisognerà aspettare marzo per avere più certezze. Flai Cgil e Fai Cisl, in accordo con i lavoratori, hanno revocato lo sciopero alla Gegè-Italpizza proclamato per lunedì. La decisione è arrivata dopo un incontro in Regione, a Firenze, tra le rappresentanze sindacali (Rsu, Francesco Baccanelli-Flai Cgil Pistoia-Prato, Andrea Piccini Fai Cisl Firenze-Prato), il delegato regionale per le crisi aziendali Valerio Fabiani, il vicesindaco Simone Faggi e il liquidatore giudiziale alimentare Filippo Ravone. La continuità aziendale, messa a rischio dalla revoca dell’affitto del ramo d’azienda di Nuova Food Italia a Gegè, è garantita fino al 31 marzo (si temeva invece la scadenza del 15 dicembre), ed entro quella data dovrà essere trovato un accordo ulteriore per far proseguire la produzione e salvare così i 100 posti di lavoro della fabbrica pratese (60 a tempo indeterminato e 40 interinali).

"Lo sciopero del 12 dicembre – sottolineano i sindacalisti Baccanelli e Piccini – è stato revocato. La decisione, assunta con la Rsu dello stabilimento Gegè a seguito dell’incontro in Regione, è arrivata dopo che ci sono state date assicurazioni sulla continuità produttiva. Non ci sarà nessuna interruzione alla metà del mese di dicembre e si andrà verso la proroga dell’affitto fino al 31 marzo. L’azienda e il liquidatore giudiziale hanno confermato che l’accordo è vicino. C’è dunque il tempo per arrivare ad una soluzione definitiva, che consenta di dare continuità alla produzione e di non pregiudicare l’occupazione dei lavoratori. E’ ciò che auspichiamo. Ci rifiutiamo di credere che un’attività che non presenta segni di crisi possa essere chiusa. Da parte nostra, con i lavoratori, faremo di tutto per scongiurare questa eventualità".

Italpizza nei giorni scorsi aveva annunciato la dismissione dei macchinari nello stabilimento di Prato dopo la revoca del contratto d’affitto, ma le operazioni sono state interrotte alla luce della prossibilità di continuare fino a marzo. Adesso si aprono due scenari: Italpizza, tramite Gegè, potrebbe continuare a produrre a Prato anche dopo il 31 marzo, oppure potrebbero farsi avanti altre aziende interessate a rilevare il sito. Sicuramente adesso c’è il tempo di trovare una soluzione definitiva. E non è poco. Nel frattempo Regione e Comune continueranno a seguire da vicino la vertenza.