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Gegè di Prato, lavoratori salvi, Valpizza assicura consolidamento e rilancio

La proprietà di Gegè di Prato è stata acquistata dalla Valpizza, che assicura il consolidamento e il rilancio dell'azienda con 7 milioni di investimenti. I posti di lavoro degli operai sono salvi.

Gegè di Prato, lavoratori salvi, Valpizza assicura consolidamento e rilancio

Nuova proprietà per Gegè di Prato, i posti di lavoro degli operai che tante peripezie hanno vissuto sono tutti salvi; l’acquirente, Valpizza, assicura consolidamento e rilancio. E’ l’esito del tavolo regionale dove Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per lavoro e crisi aziendali, ha riunito tutti gli attori - rappresentati dei lavoratori, Val Pizza, l’amministrazione comunale di Prato - per "sancire" il cambio di proprietà che assicura il futuro allo stabilimento di Prato e ai lavoratori. Comprensibile la soddisfazione emersa in presidenza, dopo le complicate vicende che si sono susseguite per l’azienda produttrice di pizze appartenente a Italpizza, che a Prato aveva rilevato l’attività di Compagnia Italiana Alimentari e poi di Nuova Food Italia (entrambe in fallimento).

"Il processo di reindustrializzazione è avviato e l’azienda Valpizza ha già dichiarato 7 milioni di investimenti per il revamping degli impianti attuali e l’arrivo di nuove tecnologie e per una nuova linea produttiva", spiega Fabiani. Tutti i presenti hanno sottolineato l’importanza di salvare una produzione alimentare in una provincia altrimenti quasi del tutto votata al tessile. "Il tavolo rimane aperto – precisa Fabiani – per accompagnare rilancio e consolidamento, in attesa di poterci rivedere tutti in stabilimento a Prato e confrontarci sul futuro dell’azienda". Un riconoscimento particolare il consigliere l’ha riservato "alle lavoratrici delle Rsu: gli operai si sono fatti carico di una situazione difficile che è durata molti mesi". Fabiani ha ricordato l’accordo sottoscritto al tavolo regionale che ha creato le condizioni per dare al sito una nuova vita industriale. "Il curatore ha bandito l’asta e trovare un acquirente dell’azienda con tutti i suoi dipendenti che hanno avuto assicurato il reddito attraverso l’immediata attivazione degli ammortizzatori sociali", precisa Fabiani.