REDAZIONE PRATO

Forti danni alla rete dei sentieri. Inutilizzabile il percorso di Dante

Alta l’attenzione da parte degli escursionisti che dal 3 novembre segnalano criticità e nuovi pericoli. Cancellata anche la strada bianca delle Cavallaie. Ha retto al nubifragio la "Via della lana e della seta". .

Appesa la pala al chiodo, si torna a camminare sui sentieri pratesi, con amare sorprese per chi li ha percorsi dopo il 3 novembre. Alta l’attenzione da parte del mondo escursionistico: sul gruppo Facebook "Sentieri di Prato", Alessio Parauda della Banda dei Malandrini – che ogni anno organizza gare di trekking e trail – ha lanciato la proposta di una mappa dei percorsi danneggiati da aggiornare direttamente in base alle segnalazioni degli escursionisti e dei gruppi che hanno aderito, in modo che chi si avventura sui monti sappia quali tracciati scegliere e non si metta in pericolo.

"Stanno venendo fuori criticità anche gravi – spiega Parauda –. Su tre eventi che organizziamo ogni anno, nessuno dei tre è esente da problematiche. Soprattutto la parte sentieristica dello Javello dal lato di Montemurlo: il Cammino dell’Acqua sul Bagnolo non esiste più e anche il versante sopra le cascatelle fino a Massicorbi è compromesso. Quelli sul versante vaianese, da prime perlustrazioni sembra abbiano retto".

Per restare su questo lato della Vallata, ha retto il Sentiero dei Tabernacoli di Migliana mentre è stata spazzata via la strada bianca delle Cavallaie, unica via di accesso in Provincia (l’alternativa è da Tobbiana di Montale) per la parte alta della Riserva Acquerino Cantagallo. Rimessa a nuovo con un finanziamento della Regione e collaudata pochi mesi fa, la strada era utilizzata sia per disbosco che per l’anti incendio e i soccorsi in zone come Vespaio e Le Barbe, nonché come anello per i camminatori in arrivo da Javello e Migliana. Sul lato opposto, la buona notizia è che la Via della Lana e della Seta è interamente percorribile. In generale sono passati indenni dal nubifragio i sentieri di crinale, martoriati quelli più in basso, fra questi anche percorsi sterrati utilizzati anche dalle auto, come il Cai 440 per Valibona e il rio Buti e la sterrata fra Fabio e Savignano.

Inutilizzabile il Sentiero di Dante, inaugurato due anni fa, che dal ponte di Cerbaia porta alla Rocca, devastato come le varie strade bianche della zona, divorate da grosse frane sotto il Borgo di Mezzana e fra le Valli e il Mulino di Pispola. Sul sito del Cai di Prato (www.caiprato.it) è disponibile una pagina per segnalare i sentieri danneggiati.

Claudia Iozzelli