
Filippo e Lucrezia. Il nuovo docufilm a cura di Cecconi
Gabriele Cecconi è un ottimo regista che ha sempre raccontato la storia con passione. Ecco un nuovo tassello di questo percorso tutto personale portato avanti da anni: nell’ambito delle iniziative per la festa della donna oggi alle 10.30 nel neonato teatro Francesco Nuti delle Manifatture Digitali in via Dolce de’Mazzamuti 1 "Salomè genio e passione" che l’autore pratese ha scritto insieme a Francesco Tasselli, spesso presente nei suoi film in qualità di attore. Docufilm realizzato con il contributo del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio, in collaborazione con l’università di Firenze e i Musei diocesani. Tra gli interpreti Consuelo Ciatti, Gianluigi Tosto, Teresa Marini, Claudio Cerretelli, Andrea Anastasio, Pietro Guarducci. E un docu-film altro non è che l’affascinante mix tra una parte documentaristica e un’altra di fiction. In questo caso, attraverso il segmento documentaristico si illustrano le caratteristiche degli affreschi di Fra’ Filippo Lippi realizzati nella cappella maggiore del Duomo, con particolare sul banchetto di Erode con al centro della scena l’affascinante figura di Salomè, capolavoro dell’artista. La parte di fiction ricostruita da Cecconi è invece dedicata alla storia di amore e di passione tra Filippo e la bella e giovane monaca, Lucrezia Buti.
Fu un vero e proprio scandalo per l’epoca, una "attrazione fatale" che per un soffio non si è trasformata anni fa in un film, per l’interesse di molti registi hollywoodiani (tra i candidati per i due ruoli John Malkovich e Juliette Binoche). Nel volto di Salomè i lineamenti di Lucrezia, così come in altre meravigliose figure femminili dipinte da fra Filippo Lippi, un modello di grazia ed eleganza. La proiezione della durata di 25 minuti è gratuita e rivolta a tutta la cittadinanza, in particolare alle scuole medie e superiori pratesi. Anche per favorire la conoscenza del patrimonio artistico della nostra città. Al termine della presentazione del film, le scuole presenti saranno omaggiate dal dvd del docu-film.
Federico Berti