Figlio con l’allievo, comincia il processo. In aula il marito, lei non ci sarà

Processo in abbreviato, quindi non ci sarà pubblico. I legali chiederanno di attenuare la misura degli arresti domiciliari

Gli avvocati Alfano e Nistri all’ingresso del tribunale

Gli avvocati Alfano e Nistri all’ingresso del tribunale

Prato, 11 giugno 2019 - La donna di Prato accusata di violenza sessuale sul 15enne da cui ha avuto un figlio non dovrebbe essere presente in aula alla prima udienza del processo che la vede imputata. Il processo comincia mercoledì 12 giugno.

I suoi avvocati esibiranno al giudice vari documenti tra cui alcuni ritenuti utili per chiedere al tribunale di attenuare la misura degli arresti domiciliari. "Il percorso di cura intrapreso dalla nostra assistita sta procedendo bene e anche per questo chiederemo di attenuare la misura", ha spiegato uno dei suoi difensori, l'avvocato Mattia Alfano annunciando che la donna comunque "non sarà presente".

Il legale ha anche annunciato che in udienza sarà presente il marito, il quale farà dichiarazioni al giudice. L'uomo però, diversamente dalla moglie, è imputato per un reato diverso, cioè di false dichiarazioni a ufficiale di stato civile poiché in una prima fase della vicenda aveva affermato di essere lui il padre del bambino nato dalla relazione della moglie con il 15enne.

Il processo è in rito abbreviato pertanto le udienze si terranno a porte chiuse.