
Le indagini sono state seguite dalla guardia di finanza e dai carabinieri
Prato, 5 gennaio 2024 – Li hanno bloccati poco prima che salissero sull’aereo, direzione Sud America. Lui, 50 anni pratese con una grave ritardo mentale, lei, di origini sudamericane, che da circa un anno era diventata sua amica, e la figlia della donna di appena pochi mesi.
A finire nel mirino degli inquirenti è stata la donna sudamericana, 35 anni, indagata per circonvenzione di incapace e alterazione di stato civile per aver dato alla figlia il nome dell’amico cinquantenne senza che fosse sua figlia.
La donna è stata colpita da un ordine di allontanamento dell’uomo – richiesto dal pm Laura Canovai – ed è stata portata in una casa protetta insieme alla figlioletta. Le è stato tolto il passaporto per evitare che lasci l’Italia. La donna, assistita da Cristiano Toraldo, è stata sentita dal gip Francesca Scarlatti ma si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Secondo quanto emerso dalle indagini della guardia di finanza e dei carabinieri, i due si sarebbero conosciuti circa un anno fa quando sono morti i genitori del cinquantenne. L’uomo viveva con gli affitti di alcuni appartamenti che i genitori gli hanno lasciato. La donna è entrata in casa sua aiutandolo nelle faccende domestiche e si è guadagnata la sua fiducia fino a farsi intestare la procura di tutti i beni in suo possesso. Non solo. In questo anno, la sudamericana è rimasta incinta di un altro uomo e ha avuto una bambina che adesso ha pochi mesi.
Non sapendo bene chi sia il padre naturale, ha fatto in modo che il cinquantenne la riconoscesse, quindi la piccola ora porta il suo nome. A denunciare la donna è stato un parente dell’uomo. La procura ha subito disposto una perizia psichiatrica sul cinquantenne che è risultato incapace di intendere e volere. E’ stato lo stesso cinquantenne a raccontare allo psicoterapeuta nominato dalla procura di essere in procinto di partire per il Sud America insieme alla donna con la quale – ha specificato – l’uomo intratteneva una relazione di pura ’amicizia’, senza nessuna implicazione di tipo sentimentale. Il perito ha informato la procura dell’intenzione dei due. La procura, allarmata, ha chiesto la misura al gip che l’ha concessa immediatamente.
I due sono stati bloccati con le valigie già pronte. La procura ha nominato un amministratore di sostegno per l’uomo togliendo la procura alla donna. Inoltre ha disposto l’esame del dna sulla bambina per verificare di chi sia figlia. Le indagini serviranno a fare chiarezza anche per tutelare il cinquantenne e i suoi interessi.
Laura Natoli