
Estra resiste alla bufera energia Ricavi alle stelle, ma l’utile cala
Il caro materie prime si abbatte anche sul bilancio di Estra che comunque registra risultati positivi. Il costo del gas salito alle stelle nei mesi scorsi ha rosicato i margini di guadagno della società, senza però minarne la stabilità economica. In particolare per effetto della riduzione del margine operativo lordo e per l’incremento, rispetto al 2021, di 7,4 milioni di euro degli ammortamenti e accantonamenti, il risultato operativo netto (Ebit) è passato da 50,5 milioni di euro nel 2021 a 35,4 milioni nel 2022. L’utile netto della società a partecipazione pubblica nel 2022 è stato di 14,1 milioni di euro a fronte dei 28 del 2021 per il forte aumento del costo del gas e dell’energia al momento dell’acquisto da parte della società.
Il gruppo ha registrato nel 2022 ricavi totali pari a 1.777 milioni di euro, in forte crescita (+68%) rispetto ai 1.058,5 milioni di euro del 2021: la variazione è imputabile prevalentemente alla vendita di gas e luce (+74%) ed è dovuta all’aumento dei prezzi delle commodity.
Nel 2022 sono incrementati anche i ricavi relativi al mercato regolato (+12%) per effetto, tra l’altro, del consolidamento di Edma Reti Gas, e quelli dell’area corporate e delle altre aree di business (+24%), in particolare per i ricavi relativi alle attività nel comparto dell’efficienza energetica.
I costi esterni hanno subito un significativo aumento, principalmente a causa dell’incremento del prezzo delle materie prime. Il margine operativo lordo è pertanto di 104,5 milioni di euro, in calo del 7% in confronto all’esercizio 2021 (112,2 milioni di euro), principalmente per la riduzione della marginalità realizzata nell’attività di vendita di gas naturale ed energia elettrica, in gran parte compensata dalla crescita nel settore dell’efficienza energetica.
"Il 2022 a causa delle ripercussioni della crisi energetica tra Russia ed Europa sugli approvvigionamenti di energia, ha visto significativi aumenti dei prezzi sulla materia prima, in particolare gas, che hanno innescato forti pressioni speculative", dichiara Paolo Abati, direttore Generale di Estra. "Il gruppo Estra ha fatto fronte al contesto generale continuando a operare con la consueta capacità di adattamento e competenza gestionale, puntando anche sulla diversificazione del portafoglio di business del gruppo, che ha consentito di ridurre gli impatti delle turbolenze di mercato, ottenendo così risultati economici positivi, che confermano la solidità del gruppo".
Il patrimonio netto del gruppo al 31 dicembre 2022 si è attestato a 423 milioni di euro in crescita rispetto ai 413 milioni di fine 2021. "Il gruppo – chiariscono da Estra – ha chiuso l’esercizio 2022 con una posizione di liquidità significativamente rafforzata rispetto all’esercizio 2021 oltre che per sostenere il piano di investimenti, anche per affrontare l’elevato livello di prezzo del gas naturale ed energia elettrica. In questo scenario esterno particolarmente complesso, il gruppo è riuscito ad operare in piena continuità nella propria attività di vendita di gas naturale ed energia elettrica mediante un’attenta politica di approvvigionamento, dimostrando solidità e capacità di adattamento. Lo scenario energetico ha avuto riflessi anche sulle politiche commerciali, soprattutto per il cambio strutturale di offerte rivolte alla clientela e per i provvedimenti governativi adottati a sostegno delle famiglie e delle aziende, che Estra ha applicato e integrato con specifiche iniziative aziendali a supporto dei propri clienti, quali l’applicazione della fatturazione mensile per i clienti nel mercato di tutela e il forte ampliamento delle opportunità di rateizzazione delle bollette".