
Il problema delle liste di attesa nella sanità è una questione battente. Non è facile risolverlo e i problemi per la carenza di appuntamenti sono all’ordine del giorno. Uno dei rimedi alle liste infinite è rapopresentato dalle disdette.
L’Asl invita i cittadini a disdire appuntanenti presi che non possono essere onorati per rispetto di chi è in attesa e per evitare che restino buchi vuoti nelle agende quotidiane causando un danno alla collettività. Raccomandazione che non sempre viene seguita, per questo chi non si presenta ad una visita medica oppure all’appuntamnento per un esame specilistico rischia di essere multato. Un modo per disincentivare una pratica dannosa.
Anche perché le disdette sono immediate e possibili tramite diversi canali (call center, Cup, on line). Dopo la pausa imposta dal Covid è ripresa l’attività di richiesta di pagamento del cosidetto ’malum’, relativamente agli anni pregressi. Sono 500 le lettere che nei prossimi giorni arriveranno ai pratesi riferite al 2017. Si tratta di una sanzione di importo pari al ticket della prestazione diagnostica o della visita specialistica non effettuate, che viene richiesta anche agli esenti. Le normative nazionali e regionali prevedono la disdetta almeno 48 ore prima della data prevista per l’erogazione, consentendo cosi ad altri utenti di usufruire di tale prestazione.
Nel sanzionare è previsto che si risalga fino a 5 anni indietro. gli avvisi bonari, vengono inviati per posta ordinaria e non prevedono aggravi di spese.
L’annullamento del malum contestato viene valutato solo in presenza di casi specifici legati all’impossibilità imprevista e sopraggiunta di presentarsi, quali malattie, ricoveri, lutti, eventi atmosferici eccezionali. Per tali casistiche potrà essere richiesto di presentare la necessaria documentazione.
Per informazioni contattare il numero 0574.807043, attivo dal lunedi al venerdi dalle 9 alle 12. Nella lettera sono inoltre riportati i recapiti mail e fax cui inviare documentazione o argomentazioni difensive, utilizzando il modulo allegato alla lettera. Coloro che non rispondono al sollecito nei termini indicati e non provvedono al pagamento in questa prima fase, riceveranno nei prossimi mesi un verbale di accertamento recapitato con atto giudiziario, con aggravio di spese amministrative e postali che si aggiungono alla sanzione. L’azienda sanitaria invita i cittadini ad utilizzare il bollettino postale allegato alla lettera per il pagamento, poiché risulta ad oggi la sola modalità riconosciuta, che garantisce la chiusura delle posizioni aperte.