E’ il dicembre più caldo di sempre Temperature 6 gradi sopra la media

Da quando esistono le rilevazioni (1952) non si era mai registrato un mese così mite in provincia. A Santo Stefano il termometro è salito fino a 16.7 gradi e le minime finora non sono scese sottozero

E’ il mese di dicembre più caldo della storia della provincia di Prato quello che sta per concludersi (o almeno dal 1952 a oggi, cioè da quando sono in azione delle centraline specializzate per la rilevazione meteo). La temperatura massima è stata registrata per Santo Stefano, quando l’asticella ha toccato 16.7 gradi. In pratica primavera, con una temperatura che supera di ben sei gradi la media del periodo. Un caldo che è stato costante per tutto il mese in corso, come testimoniato anche dal giorno di Natale, dove la massima ha toccato 15.7 gradi. I numeri raccontati da Daniel Gialdini, esperto specializzato nelle stazioni meteo che analizza regolarmente i dati pratesi, sono ancora più sorprendenti se si vanno a guardare le minime del mese di dicembre. A Santo Stefano hanno toccato 11.3 gradi, a Natale 11.4. Anche qui temperature primaverili se si considera che di solito la media delle minime è di 3 gradi. Non solo. Questo dicembre non si è ancora mai scesi sotto zero, con la minima assoluta che è stata di 2. "Manca ancora qualche giorno per averne la assoluta certezza – spiega Gialdini–, ma questo dicembre corre diretto per essere il più caldo di sempre. Anche nel 2006 ci fu un mese molto caldo, ma questo 2022 lo sta battendo di gran lunga".

Ma cosa sta succedendo? "Il problema è l’invadenza dell’anticiclone africano – prosegue Gialdini – che in passato non c’era". Se dicembre si candida per essere il più caldo di sempre, in assoluto è tutto l’anno 2022 a battere ogni record. A giugno le temperature medie hanno eguagliato quelle del 2003, quando ci fu un’incredibile ondata di calore. Luglio invece è stato il più caldo di sempre sia per la temperatura media che per le massime. Lo stesso vale per ottobre, mentre novembre è stato l’unico mese rientrato nella "normalità" della stagione. "Nonostante un anno caldo e secco – sottolinea Gialdini –, il mese di dicembre è stato però particolarmente piovoso. Addirittura per la provincia di Pistoia si parla del più piovoso di sempre, mentre a Prato ha piovuto il doppio della media". Il fattore piogge abbondanti per lo meno aiuterà a tenere alto il livello di Bilancino e quindi a non creare per mesi problemi di siccità, a differenza di quanto accaduto questa estate, con Publiacqua costretta a monitorare costantemente il livello dell’acqua del bacino artificiale.

Il caldo però sta facendo insorgere altri tipi di problemi: "La costante presenza dell’anticiclone africano causa un grande ristagno di inquinanti atmosferici – conclude Gialdini –. Mi riferisco alle polveri sottili, ad esempio, tanto che alcuni Comuni hanno emesso il divieto di abbruciamenti. L’altro grave rischio è quello della fioritura anticipata delle piante, che poi con le possibili gelate di gennaio e febbraio rischiano di rovinare le colture. Un’ondata di freddo sarebbe quindi opportuna per ripulire l’aria e uccidere i batteri delle piante".

Stefano De Biase