Uscirà mercoledì 27 aprile in libreria il nuovo romanzo di Franco Legni, Due di briscola (Giunti Editore). Il romanzo, secondo di una trilogia che ha come protagonista Nichi Moretti, alter ego e iper-sé dello stesso Legni, racconta le mirabolanti e "scorrettissime" avventure di un giovane avvocato in cerca della propria risoluzione (o dispersione) morale ed egoica, attraverso una vitalità ed una libertà surreali che, spesso, raggiungono il nocciolo della vita senza inutili approdi metafisici o stanchi (e stancanti) ruoli di rettitudine preconfezionata. Insomma: la vita va assaggiata, morsa, addentata, prima ancora che rimuginata o meditata nel pacifico mondo del pensiero. Non è certo un caso, dunque, che un acutissimo scrittore e direttore editoriale come Antonio Franchini, dietro l’altrettanto acuta segnalazione di Jacopo Gori, abbia voluto inserire l’opera dell’autore pratese nel prestigioso catalogo Giunti. Il primo libro, Io Nichi Moretti, è stato pubblicato con successo, sempre da Giunti, nel 2019. Il lavoro di Legni, che non si può certo accostare ad una certa letteratura di consumo e di semplice intrattenimento, nonostante l’apparente registro scanzonato e goliardico, discende, a mio avviso, dalla nobilissima traccia segnata da autori come Mordecai Richler (La versione di Barney). La sua scrittura, mai piatta o scolastica ma sferzante e corrosiva, ricorda, nei momenti migliori, il paradigma minimalista della scuola nord-americana, eo il sentimentalismo cinico e desolato di Nick Hornby, sempre per rimanere nell’ambito anglosassone. Ma c’è, anche e soprattutto, una certa, randagia e maledetta pratesità nel suo dettato, che rende unico e irripetibile il suo piroettante incedere narrativo. A noi compaesani, e a tutti i lettori fortunati, non resta altro che goderci il frizzante spettacolo di questo penultimo capitolo di una saga che resterà a lungo nei nostri cuori.
Gabriele Lastrucci
Poeta e scrittore