REDAZIONE PRATO

"Dopo il Tar la viabilità non cambia"

Ricorso perso al Tar, il Comune di Poggio a Caiano è intenzionato a mantenere il doppio senso di circolazione in...

Ricorso perso al Tar, il Comune di Poggio a Caiano è intenzionato a mantenere il doppio senso di circolazione in...

Ricorso perso al Tar, il Comune di Poggio a Caiano è intenzionato a mantenere il doppio senso di circolazione in...

Ricorso perso al Tar, il Comune di Poggio a Caiano è intenzionato a mantenere il doppio senso di circolazione in via Vittorio Emanuele perché la bocciatura riguarda un "vizio di forma" dell’ordinanza del sindaco Palandri (nella foto). Il Tar, lo ricordiamo, ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di cittadini nel giugno scorso in merito alla modifica della viabilità in alcune strade. "Si prende atto – dicono gli amministratori – del difetto di forma che ha portato all’annullamento dell’ordinanza 67 del 30 aprile 2024. Rimane però ferma la volontà di questa giunta di mantenere questo tipo di viabilità attraverso una nuova procedura che sarà messa in atto di concerto con gli uffici comunali preposti e con gli enti interessati".

Per Fratelli d’Italia la sentenza del Tar non cambia di un millimetro il progetto di revisione completa della viabilità: "Non è messa in discussione - dice Matteo Bonfanti consigliere comunale e segretario FdI - la chiara volontà dei cittadini e dell’amministrazione di ripristinare la viabilità a doppio senso su tutte le strade di accesso al paese ivi compresa via Vittorio Emanuele. La vecchia ordinanza sottoscritta e voluta dalla vecchia giunta Puggelli che prevedeva senso unico in direzione Firenze è decaduta da tempo e non sussiste nessun tipo di obbligo amministrativo per doverla riesumare".

"Se ci sono errori procedurali – aggiunge Giovanni Sardi, consigliere provinciale FdI – verranno corretti nei modi opportuni. L’unico effetto concreto che ha destato questa sentenza è la forte preoccupazione nella stragrande maggioranza dei residenti e dei commercianti poggesi verso un paventato ritorno ad un passato buio con cui hanno voluto chiudere a maggio 2023. Come gruppo provinciale abbiamo inoltrato l’ennesima interrogazione alla Provincia per capire i motivi del protrarsi per il nulla osta al doppio senso su Ponte a Mulino".